Def: "11 miliardi di euro per le Infrastrutture"
Per la Tav, la Salerno-Reggio Calabria e il Mose. Nel documento: "Più deficit per la Cig"
Servono oltre undici miliardi di euro in tre anni per opere infrastrutturali prioritarie. Sono le esigenze finanziarie del triennio 2014-2016 indicate dal ministero delle Infrastrutture in allegato al Def, il documento di economia e finanza. Questi soldi serviranno a realizzare cinque opere ritenute irrinunciabili. Tra gli altri, previsti interventi per le reti stradali e ferroviarie, la Tav, il Mose e il completamento della Salerno-Reggio Calabria.
Def: nel 2014 più deficit per la cig - Nel 2014 3,2 miliardi di maggiore spesa per finanziare, tra l'altro, Cig e missioni di pace. Dal 2015 manovre per complessivi 20 miliardi in tre anni, da realizzare con la riduzione della spesa pubblica. E' quanto è possibile ricavare dalle tabelle contenute nel Def relative al 2015-2017, diffuse oggi da Palazzo Chigi.
Il maggior esborso del 2014 è indicato nero su bianco nella tabella che prevede un deficit programmatico più alto di 0,2 punti percentuali rispetto a quello che si sarebbe raggiunto senza interventi. Le maggiori risorse, viene spiegato in una nota, è dovuto "alla volontà di finanziare alcune voci di spesa non incluse nel saldo a legislazione vigente, come ad esempio il finanziamento delle missioni di pace e della cassa integrazione in deroga".
La stretta arriverà nel 2015 - La stretta, invece, arriverà dal 2015. Ma non dovrebbe toccare le tasse. ''Le manovre correttive prefigurate dal 2015 in poi - scrive il governo - dovranno fare perno sulla riduzione della spesa pubblica''. Dalla tabella allegata al Def, oggi diffusa da Palazzo Chigi nel comunicato, è previsto che il deficit 2015 debba ridursi dall'1,8% 'a legislazione vigente' all'1,6% programmatico. E' un taglio di due decimali che vale 3,2 miliardi. L'anno successivo, nel 2016, la riduzione del deficit dall'1,2 allo 0,8% vale 0,4 punti percentuali e peserà per oltre 6,8 miliardi, quindi nel 2017 la riduzione, di 0,6 punti, per portare il deficit dallo 0,7% allo 0,1%, richiedera' una correzione di 10,6 miliardi. In totale circa 20 miliardi.
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