Tempo di iscrizioni all’università per circa 300.000 studenti. Tra questi numerosi sono i fuori sede, circa uno su quattro fra le matricole, secondo recenti dati di Almalaurea. E se la vita dello studente universitario contempla già di per sé molti problemi, quella del fuorisede prevede questioni aggiunte che vanno affrontate poco alla volta.
Se n’è accorto anche il Governo, che con il Pacchetto Scuola ha previsto delle agevolazioni proprio per quegli studenti che dopo il diploma faranno la valigia e andranno a studiare in un’altra città: borse di studio da 5.000 euro annui riservate a chi ha preso un voto di Maturità superiore al 95. Tuttavia questo aiuto economico non esonera lo studente da uno degli oneri che spaventano di più l’aspirante fuorisede: la ricerca di un alloggio. Skuola.net ha delineato alcune delle opportunità messe loro a disposizione dalle nostre città e Università.
Appartamento o residenza?- Il dilemma che spesso affligge le matricole universitarie è proprio questo: meglio una stanza in un appartamento, o il collegio? Molti non sanno infatti che in molte città i collegi universitari rappresentano una valida alternativa all’affitto di una stanza in appartamento per chi voglia essere certo di non avere problemi di convivenza di nessun tipo, almeno per il primo anno. In genere i requisiti di accesso ai collegi sono riportati nei siti web degli stessi. Il collegio tuttavia, pur essendo una soluzione economica, prevede ferree regole che spesso e volentieri mal si conciliano con le esigenze dei giovani universitari. Per questo sempre più matricole scelgono l’appartamento, sebbene nelle grandi città, come ad esempio Roma, il prezzo medio di una stanza singola si aggiri sui 450 euro, e a Milano, nel quartiere Navigli, si raggiungono picchi di 600 euro.
Appartamento si, ma dove?- Una delle prime cose da chiarire è la dislocazione dell’appartamento. Infatti si può scegliere di fare ricerche nei pressi dell’università, soprattutto quando ci sta iscrivendo ad una facoltà che prevede l’obbligo della frequenza: nei quartieri limitrofi, però, i prezzi possono essere molto alti. Per questo gran parte degli aspiranti fuori sede si rivolge in alternativa a quartieri dove l’affitto costa meno ma ben collegati con i servizi dei mezzi pubblici, soprattutto nelle grandi città. La ricerca dell’appartamento avviene tramite il web, che può aiutare a scartare le soluzioni meno a portata di studente, e tramite gli annunci affissi nelle bacheche delle facoltà. Il vantaggio, in quest’ultimo caso, è la possibilità di ritrovarsi con coinquilini che, allo stesso, siano anche colleghi di studio.
Meglio singola o doppia?- Anche se la vita dello studente universitario non è semplice e conciliare orari, lezioni, studio, con esigenze primarie come alimentazione e riposo, comporta un’estrema organizzazione. Per cui, anche se molti preferirebbero indirizzarsi verso una stanza singola, esigenze di risparmio nelle grandi città portano gli studenti a dividere in due o, addirittura, in tre, la stessa stanza. In genere la differenza economica tra una singola e una doppia è nell’ordine mediamente dei 150 euro nelle grandi città universitarie come Roma e Milano.
Casa dello studente - La soluzione della Casa dello studente, che tra tutte è l’alternativa più economica, viene incontro alle esigenze dei ragazzi che non possono permettersi le spese di un trasferimento per motivi di studio. L’Ente nazionale per il diritto allo studio universitario, grazie anche ai contributi regionali e del Fondo Sociale Europeo, garantisce agli studenti universitari più meritevoli, che studiano in località distanti dai paesi o dalle città in cui risiedono, la possibilità di ottenere un alloggio gratuito per uno o diversi anni accademici, secondo una graduatoria che tenga conto del merito e del reddito. Anche su quest’ultimo aspetto il Governo è intervenuto con il recente pacchetto scuola, erogando fondi per 100 milioni di euro a favore del cosiddetto Welfare dello studente. Per avere informazioni sulle borse di studio, invece è opportuno consultare i siti delle agenzie regionali per il diritto allo studio.