Aumento Iva, Pdl: scelta ottusa e suicida Ma anche una parte del Pd ora frena
Brunetta e Gasparri criticano alcuni esponenti del governo. "Letta mantenga la parola data agli italiani", dicono i due esponenti del Centrodestra. Fassina: "Bisogna rivedere l'Imu"
Il Pdl dice no in modo netto al paventato aumento dell'Iva di cui si parla da alcuni giorni. "E' un dovere del governo evitare l'aumento. Se si proseguisse con questa scelta ottusa i consumi e le spese di famiglie e imprese diminuirebbero, e gli incassi dello Stato crollerebbero", dice Maurizio Gasparri. Dello stesso parere Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, che chiede al premier Letta di smentire le fonti di governo a riguardo.
Non si è dunque fatta attendere la levata di scudi del Pdl, dopo che alcuni esponenti del Pd, soprattutto con ruoli di governo, davano per quasi scontato l'aumento dell'Iva, forse già ad ottobre. Una cosa da sempre osteggiata dal Centrodestra, visto che il governo, per bocca del premier Letta, aveva allontanato tale ipotesi.
"È bastata la visita di un giorno a Roma del commissario per gli Affari economici e monetari dell'Ue, Olli Rehn, con le sue inopportune dichiarazioni, che tutti adesso reputano inevitabile l'aumento dell'Iva a ottobre (pare che anche qualcuno all'interno del governo se ne sia convinto)", scrive polemicamente Brunetta. "A questo punto la risposta spetta solo a Enrico Letta e non a inutili epigoni del Partito democratico o di Scelta Civica. Siamo convinti che il presidente del Consiglio onorerà gli impegni presi".
''E' un dovere del governo evitare l'aumento dell'Iva. Se si proseguisse con questa scelta gli incassi dello Stato crollerebbero. Sarebbe un suicidio seguire l'arroganza di eurocrati che vengono nel nostro Paese a dettar legge dopo aver fatto danni in Europa. Cambiamo strada subito''. ribadisce Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato.
Fassina: rivedere l'Imu per evitare l'aumento dell'Iva - Per evitare l'aumento dell'Iva ''rivediamo l'intervento sull'Imu. Confermiamo la cancellazione per il 90% dei proprietari e lasciamo contribuire il 10% delle abitazioni di maggior valore''. Lo afferma il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, spiegando che così si recuperano 2 miliardi, da usare anche per la deducibilità per i capannoni.
Nel Pd non solo Fassina boccia l'aumento Iva - ''Sarebbe un duro colpo per le famiglie e le imprese e finirebbe per deprimere ulteriormente i consumi. Mi auguro che il governo faccia tutto il possibile per scongiurare tale aumento'', dice il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza. "L'aumento dell'Iva sarebbe molto negativo, avrebbe un effetto recessivo molto pesante, va evitato", aveva affermato qualche giorno fa il viceministro all'Economia, Stefano Fassina.
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