Dallo spazio

Goce, la "Ferrari dei satelliti", ci pioverà in testa

Lanciato nel marzo del 2009 ha mappato la gravità terrestre con una precisione senza precedenti

© Ap/Lapresse

Una corsa arrivata al capolinea. Dopo più di quattro anni in orbita, il satellite Goce (acronimo di Gravity Ocean Circulation Explorer) concluderà la sua missione.

Messo a punto dall'Agenzia Spaziale Europea, è stato lanciato il 17 marzo del 2009 dalla base russa di Plesetsk con lo scopo di misurare il campo gravitazionale della Terra. Grazie ad alcuni sofisticati strumenti come un gradiometro, Goce ha determinato l'altezza del geoide con una precisione di 1-2 centimetri a una risoluzione spaziale di 100 chilometri.

Il satellite "incontrollato" e l'impatto con la Terra - Il suo rientro nell'atmosfera, a combustibile concluso, è previsto tra il 15 e il 16 ottobre. Molti scienziati si stanno interrogando su quale sarà il luogo dell'impatto, mentre ai curiosi non resta che camminare col naso all'insù in quei giorni.

La "Ferrari dei satelliti", come è stato definito per la potenza del suo motore, la forma aerodinamica e il suo colore rosso, rientrerà sulla Terra da un'altezza di circa 224 chilometri e si disintegrerà a contatto con l'atmosfera. Alcuni detriti, secondo le previsioni una quarantina di frammenti dal peso complessivo di circa 250 chilogrammi (il 26% della struttura), raggiungeranno il nostro Pianeta e probabilmente finiranno in mare. Si tratta del primo rientro incontrollato di un satellite europeo da 25 anni a questa parte, in una zona d'impatto di circa 900 chilometri quadrati.