Matteo Renzi fa il "tutto esaurito" alla festa del Pd della sua Firenze e polemizza a distanza con Enrico Letta, che dal palco di Scelta Civica ha alluso a chi "fa battute". "La differenza tra i politici non è fra chi fa le battute e chi non le fa - ha detto - ma fra chi fa le cose e chi le rinvia". Sul congresso Pd: "Ho chiesto ad Epifani se voleva fare il congresso perché mi volevo organizzare. Mi ha detto che risponderà la prossima settimana".
Il sindaco, secondo il suo stile, è andato all'attacco su vari argomenti: "Il Paese ha bisogno di una rivoluzione, non di una scossettina", ha continuato sempre riferendosi all'operato del governo, "è inaccettabile che la Spagna ci abbia superato in termini di spread''. Renzi ritiene comunque che "il governo vada avanti'' aggiungendo che ''tutto sommato se le cose le fa per bene, davvero, bisogna continuare a dare una mano''. Ma il Pd è invitato "a svegliarsi e fare un paio di proposte, come una legge elettorale degna di questo nome''. E ancora sul suo partito: "Il mio Pd ideale non ha paura di un leader, perché sa che è un 'noi' che vince". Voglio un partito senza correnti. Non lasciate che il vostro impegno politico si definisca con il cognome di un altro. Siate 'voistessiani' ".