Chiamate da estero, fine roaming a luglio 2014
La Commissione europea adotterà un pacchetto di misure per rilanciare il mercato delle telecomunicazioni; la decisione è stata tacciata di "propaganda" in previsione delle elezioni
Bruxelles ha dato il via libera al pacchetto europeo di misure per il settore delle telecomunicazioni. Tra i provvedimenti previsti vi è la fine progressiva del roaming da luglio 2014: spariranno così i costi supplementari applicati in caso di chiamate o di invio di sms quando ci si trova all'estero. Rispetto alle bozze, la Commissione ha però concesso margini più ampi per lo stop ai costi extra.
Per sgombrare il campo da possibili polemiche sulla scelta, legate all'avvicinarsi delle elezioni europee previste per maggio 2014, il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly ha fatto chiarezza. Il pacchetto di misure "non è direttamente legato alle elezioni europee, ma qualcosa su cui lavoriamo da tempo". Anzi, sul roaming "è dagli ultimi otto anni che stiamo agendo".
Le accuse rivolte a Bruxelles per l'iniziativa sono state quelle di "propaganda" e "populismo". La decisione, discussa al Collegio dei commissari a Strasburgo, verrà formalmente adottata giovedì, un giorno dopo rispetto ai tempi previsti. Sempre Bailly ha evidenziato come "il principale obiettivo della proposta è trovare un modo adeguato per non avere più a che fare con 28 mercati di telecomunicazione nazionali ma con un solo mercato interno europeo, a vantaggio sia di imprese che consumatori beneficiando delle dimensioni del mercato interno non solo in termini di prezzi ma anche di servizi, possibilità di investimento e infrastrutture". Il mandato della Commissione terminerà tra un anno.
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