E' visibilmente soddisfatto Gianfranco Rosi, il regista che, con il suo "Sacro Gra", ha vinto il Leone d'oro alla 70.ma edizione della Mostra di Venezia. "Ringrazio Bertolucci - ha detto ritirando il premio - e il direttore del Festival Alberto Barbera, che ha avuto fiducia in questo film e ha rotto una breccia: finalmente il documentario si confronta con la finzione, il documentario è cinema".
"Voglio dedicare la vittoria ai personaggi del film, che mi hanno lasciato entrare nelle loro vite. Qualcuno è diventato anche protagonista involontario, senza saperlo" ha spiegato. "Voglio ringraziare la mia ex moglie che mi ha costretto ad accettare questo film - ha detto ancora -. Io volevo andar via da Roma. Ho iniziato ad amare Roma attraverso il raccordo anulare che è un po' una contraddizione. Ma così è".