Ligabue torna tra rock e attacco politico
Il cantautore ne "Il sale della terra" dice la sua sull'Italia di oggi e la classe dirigente
"Siamo la promessa che non costa niente, siamo la chiarezza che voleva molta gente". Poche parole ma chiare. Ligabue è tornato con il nuovo singolo e video "Il sale della terra" in cui vira ancora più sul rock e lancia qualche messaggio alla classe dirigente italiana. Il pensiero di Ligabue si svela tra le righe, secondo il suo stile, ma non le manda a dire. E' il ritorno a tre anni da "Arrivederci, mostro!", il nuovo cd esce il 26 novembre.
Poi il rocker continua riprendendo con ironia la sua riflessione sull'Italia: "Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi" e soprattutto "siamo quelli a cui non devi chiedere fattura", il tema dell'evasione fiscale è chiaro. Infine canta: "Siamo le figure dentro le figure, siamo la vergogna che fingiamo di provare". Un testo forte che sicuramente farà discutere, ma che vede Ligabue portavoce non solo dei "suoi" fan ma anche di quello che la gente in questo periodo difficile per il nostro Paese sta attraversando. Attesa per le sei date all'Arena di Verona per il live con band e orchestra. Si parte il 16 settembre per continuare il 17, 19, 20, 22 e 23. Biglietti sold out.
Infine è uscito in libreria "La vita non è in rima (per quello che ne so)", intervista a Ligabue sulle parole e i testi, curata da Giuseppe Antonelli. Il volume, edito da Laterza, contiene in anteprima tutti i testi integrali dei brani del nuovo album.
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