39 VITTIME

Schianto del bus in Irpinia, tre nuovi indagati

L'ipotesi di reato della procura è di omicidio colposo plurimo e disastro colposo

© Reuters

Ci sono altri tre indagati nell'inchiesta della Procura di Avellino sull'incidente del bus finito in una scarpata dell'autostrada A16, in Irpinia, il 28 luglio, in cui morirono 39 persone. Sono tutti dipendenti della società Autostrade per l'Italia. Giovedì il procuratore Rosario Cantelmo e i suoi sostituti dovrebbero conferire l'incarico per una nuova consulenza tecnica. Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Si allunga l'elenco degli indagati - I loro nomi, che non sono stati ancora resi noti, andrebbero quindi ad aggiungersi a quelli degli altri due funzionari della società già coinvolti nell'inchiesta. Si tratta di Michele Renzi, direttore di Tronco della A16, e del geometra Antonio Sorrentino, responsabile del Centro Esercizio, cioè delle attività di manutenzione sui trecento chilometri del tronco di competenza. Indagato anche Gennaro Lametta, il titolare della Ack Travel Mondo sasm, proprietario dell'autobus gran turismo.

Dubbi sulla manutenzione del tratto autostradale - L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo si è concentrata sulle condizioni del mezzo e sulla manutenzione del tratto autostradale, in particolare del new jersey che non avrebbe retto all'impatto con il pullman lanciato in un tratto di discesa a forte velocità anche a causa del mancato funzionamento del sistema frenante.