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Val di Susa, fermata auto-arsenale: 2 arresti

No Tav, di nuovo tensione nei cantieri. Probabile attentato incendiario in un cantiere

© Ansa

I carabinieri hanno fermato nella zona del cantiere Tav di Chiomonte un'auto a bordo della quale è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia. Cinque molotov, sei maschere antigas, sei tubi in plastica oltre a cinque fionde e quattro cesoie per tagliare le reti di protezione. Due compressori ed una macchina, utilizzata abitualmente per trivellare, sono andate a fuoco in un capannone di Bussoleno. Si indaga su entrambi gli episodi.

Arrestati due attivisti - I due giovani che si trovavano sull'auto-arsenale - Davide Forgione, 21 anni di Torino, e Paolo Rossi, 26 anni, originario del bergamasco ma residente a Torino - sono stati arrestati in Val Susa dopo essere stati fermati alla guida di un'auto-arsenale. Forgione è un esponente del centro sociale Askatasuna, Rossi un simpatizzante. I due, entrambi studenti universitari, sono stati tratti in arresto per detenzione di materiale esplodente.

Controllo al posto di blocco - L'auto è stata controllata ad un normale posto di blocco, allestito dalle forze dell'ordine nella zona intorno al cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Nello stesso momento in cui nel territorio comunale di Giaglione veniva fermata l'auto, fuori dal vicino cantiere di Chiomonte si erano radunate circa 130 persone con i volti incappucciati. Sono rimaste a lungo in attesa, senza prendere alcun tipo di iniziativa, quindi hanno lasciato la zona. Gli investigatori stanno valutando l'ipotesi che il materiale sequestrato nell'auto fosse destinato appunto a costoro per un eventuale attacco al cantiere.

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