UCCELLI NEL MIRINO

Caccia anticipata, ambientalisti in rivolta

Wwf e Lipu contro l'inizio della stagione venatoria il primo settembre

© Afp

La preapertura della caccia, il primo settembre in 16 regioni italiane, indigna gli ambientalisti. Il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria, dice: "Sono ormai una regola e non più un'eccezione". Dante Caserta, presidente del Wwf Italia, parla di "estremismo venatorio" e si preoccupa per il destino delle tortore.

"Pressione dei cacciatori" per la Lipu - Mamone Capria spiega: "Basta un po' di pressione da parte dei cacciatori e le Regioni cedono, senza considerare la delicatezza del momento biologico vissuto in questa fase dagli uccelli, molti dei quali ancora in stato di dipendenza dai genitori".

Il presidente della Lipu aggiunge: "Dopo la denuncia e la condanna sulle deroghe, evidentemente è giunto il tempo che l'Italia riceva una lezione anche sulla gestione generale dei tempi e delle specie cacciabili".

Tra le 14 specie che saranno cacciabili a partire da domenica prossima, la Lipu pone l'accento sull'anatra marzaiola, che arriva in Italia tra marzo e aprile e, dopo aver nidificato, ritorna in Africa tra settembre e novembre. L'associazione animalista sottolinea: "Dal primo settembre però con le preaperture della stagione venatoria incapperà nelle doppiette dei cacciatori. E il viaggio verso l'Africa finirà dopo pochi chilometri".

"Amministratori compiacenti" per il Wwf - Per Dante Caserta del Wwf l'anticipo è ormai una prassi e dimostra che "la gestione venatoria in Italia continua ad essere in balia dell'estremismo venatorio e delle armi e di amministratori compiacenti a cui non importa della sopravvivenza delle loro stesse prede oltre che delle norme comunitarie che le tutelano".

L'anticipo della stagione venatoria, che in base alle legge inizia ufficialmente la terza domenica di settembre, interesserà 14 specie tra cui la tortora, che "a livello europeo è in stato di conservazione sfavorevole. Considerando che i cacciatori sono circa 750mila, in Italia sarebbe possibile teoricamente abbattere legalmente 15 milioni di tortore, che è la stima di tutta la popolazione europea" spiega il Wwf.

L'associazione ambientalista rende noto di aver scritto una nota ai ministeri competenti e alla Direzione Generale dell'Ispra in cui richiama gli obblighi dello Stato Italiano per la corretta applicazione della Direttiva Comunitaria 147 del 2009, cosiddetta "Uccelli". L'Ispra, afferma il Wwf, "ha concesso parere favorevole su questa specie nonostante dichiari di non sapere quanti individui vengono uccisi ogni anno e manchi un piano di gestione nazionale sulla tortora".