Occhi puntati alla Mostra del Cinema di Venezia sul primo dei tre film italiani in concorso. Passa in rassegna "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante con Alba Rohrwacher. Una storia corale al femminile tra duelli come fossero questione di morte, sguardi, sfide e colpi di scena in una Palermo afosa. Applausi dalla stampa al termine della proiezione in anteprima.
E' una domenica pomeriggio. Lo scirocco soffia senza pietà su Palermo quando due donne, Rosa (Emma Dante) e Clara (Alba Rohrwacher), venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un’altra macchina guidata da Samira (Elena Cotta), dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada.
Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l’una all’altra. Chiuse all’interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano.
EMMA DANTE: "IL MIO WESTERN TRA DONNE VERE" - "S'impuntano, sono ottuse, tenaci, una di fronte all'altra, ma in realtà questa storia permette loro di guardarsi dentro, quello che siamo veramente, tirando fuori quel qualcosa di mostruoso che tutti siamo e tentiamo di rimuovere", dice delle sue donne Emma Dante presentando alla stampa il film "Via Castellana Bandiera". E' un western come la stessa Dante ama definirlo, "con citazioni al cinema amato di Sergio Leone. Questa non è una storia locale, ma simbolica del momento che stiamo vivendo, una situazione di stallo in cui non riusciamo neppure a cadere e invece forse sarebbe più costruttivo cadere per rinascere".
APPLAUSI ANCHE PER "TRACKS" IN CONCORSO - Tanti applausi dalla stampa per la donna dei cammelli di "Tracks" di John Curran, film australiano in corsa per il Leone d'Oro. Il film si basa sulla storia vera di Robyn Davidson e della sua traversata in solitario da Alice Springs a Uluru, fino all'Oceano Indiano. Davidson (Mia Wasikowska) era accompagnata dal fedele cane e da quattro cammelli (da qui il soprannome la 'signora dei cammelli').
SCANDALO "GERONTOPHILIA", L'AMORE DI UN RAGAZZINO PER UN ANZIANO - Bruce LaBruce ha portato alle Giornate degli Autori di Venezia il suo nuovo film "Gerontophilia". Non sessualmente esplicito come altri lavori del provocatorio autore canadese di "L.A. Zombie", il film racconta la storia di Lake, filiforme ragazzino con un'anima anziana che scopre di avere una strana passione per gli uomini vecchi. Lake, che ha anche una ragazza della sua stessa età, Desiree, non manca così di approfittare dell'occasione, quando sua madre infermiera riceve un'offerta di lavoro amministrativo in una casa di riposo dove cercano personale per l'estate. Qui il ragazzo scopre che ai pazienti dell'istituto viene data una droga per mantenerli in stato catatonico e diventa anche amico di un uomo in particolare, Mr. Peabody. Tra loro si instaura, mano a mano, un forte legame. I protagonisti sono Pier-Gabriel Lajoie, classe 1994, e il veterano Walter Borden, classe 1942, scrittore, attivista, attore teatrale e cinematografico.