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Eva Riccobono: "Paura delle gaffe"

La madrina della 70esima Mostra del Cinema di Venezia si racconta

LaPresse

Con la sua partecipazione a Venezia, come madrina del 70esima Mostra del Cinema, Eva Riccobono ha un solo obiettivo: cancellare il cliché della modella "algida e seriosa", che per l'ex top  - come spiega all'Ansa - è sempre stata una maschera. Trent'anni, alta 1.80 per 57 chili di peso e 40 di scarpe, Eva si racconta con ironia e un po' di paura per il debutto: "La mia passerella ora è il cinema. Con le sfilate ho chiuso, non ero me stessa".

"La mia attrice del cuore è Monica Vitti - racconta - Con rispetto parlando la sento vicina come carattere e come indole e amo i suoi film drammatici, meravigliosi. E un'altra grande che mi piace è Isabelle Huppert. Ma certo, io sono consapevole di avere un'esperienza ancora minima. La mia più grande interpretazione è stata quella nel ruolo di Eva Riccobono modella, quella era un'altra persona molto diversa da me. Non a caso il mio cavallo di battaglia alla scuola di recitazione è 'fare la bionda', mi viene benissimo". Il curriculum, "ne sono consapevole", è piuttosto magro: "E la chiamano estate" di Paolo Franchi (il film scandalo del Festival di Roma), "Passione sinistra" di Marco Ponti, un piccolo esordio con Verdone in "Grande Grosso e Verdone nel 2008". "Ho appena finito di girare, diretta da Renato De Maria, 'La vita oscena'. Ho altre proposte che, se sopravvivo a Venezia, esaminerò", scherza. La Riccobono è consapevole della "grande occasione": "Ho paura del rischio gaffe, impappinamenti... Spero di uscire dal cliché della modella algida e seriosa, quella era una maschera che mi ha anche difesa, ma io non sono così.. anzi, sono piuttosto calda e solare, una cui piace cucinare e pure mangiare i piatti che fa".

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