L'olio d'oliva previene l'Alzheimer
Per i ricercatori dell'Università di Firenze l'extravergine è un'arma contro la malattia senile
L'olio extravergine di oliva è un rimedio anti invecchiamento utile anche nel trattamento preventivo dei danni neurologici legati all'età e al morbo di Alzheimer. Indicazioni in questo senso vengono da uno studio condotto dall'Università di Firenze e pubblicato su Plos One.
La ricerca - Gli studiosi hanno verificato su topi transgenici, portatori delle alterazioni collegate con l'Alzheimer, gli effetti della somministrazione dell'olio extravergine di oliva.
Massimo Stefani, che ha condotto la ricerca, spiega: "I topi sono stati alimentati per due mesi con oleuropeina aglicone, il principale fenolo presente nell'olio extravergine d'oliva. Al termine del trattamento hanno mostrato assenza del deficit cognitivo e comportamentale manifestato dai topi non trattati e, a livello istopatologico, riduzione dei depositi amiloidi nel parenchima cerebrale e della reazione neuroinfiammatoria, insieme a un marcato aumento della risposta autofagica, considerata protettiva nei confronti del danno cellulare da aggregati amiloidi, che caratterizzata il morbo di Alzheimer".
Lo studio, finanziato dalla Regione Toscana, segue e conferma una precedente ricerca, pubblicata sempre su Plos One, condotta da Stefani con Mario Salmona dell'Istituto Mario Negri su animali meno complessi, i vermi C.elegans: manipolati per essere portatori di aggregati di beta amiloide nelle cellule dell'apparato muscolare e alimentati con oleuropeina aglicone, hanno mostrato una marcata riduzione del deficit motorio e un significativo aumento della durata della vita rispetto a quelli alimentati normalmente.
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