Mele meno croccanti e più dolci a causa del riscaldamento globale. Il gusto e la consistenza del frutto del peccato sarebbero a rischio da quarant'anni a quessta parte secondo uno studio condotto dalla National Agriculture and Food Research Organization di Tsukuba e pubblicato su Scientific Reports.
Lo studio - I ricercatori si sono concentrati su due tipi di mele, la Fuji, attualmente la più coltivata al mondo, e la Tsugaru, che fiorisce due mesi prima rispetto all'altra, coltivate nelle prefetture di Nagano e Aomori, raccogliendo i dati degli ultimi 40 anni. La durezza e l'acidità delle mele sono risultate molto diminuite nel tempo, di valori tra il 6 e il 30% a seconda del tipo di mela, mentre la dolcezza è risultata aumentata di circa il 10%.
Gli autori scrivono: "I consumatori probabilmente non se ne sono accorti perché il cambiamento è avvenuto gradualmente, ma se si potessero mangiare una mela di 30 anni fa e una di adesso la differenza si percepirebbe".
A causare i cambiamenti, spiegano gli autori, è la fioritura anticipata provocata dalle temperature più alte, lo stesso fenomeno trovato per l'uva e per l'acero, pianta da cui si ricava lo sciroppo molto usato nel mondo anglosassone.