Senza nessun rispetto

A Casalbaroncolo un'altra vergogna Ancora rifiuti sulla lapide di Tommy Onofri

Bottiglie e frigoriferi nel punto in cui fu ucciso il piccolo nonostante lo vieti un cartello e il rispetto umano. La mamma a News Mediaset: "Accade sempre così"

© Tgcom24

Sei sacchi di immondizia. Bottiglie, eternit, rifiuti. Paola Onofri, la mamma del piccolo Tommy, non ne può più. La lapide al Traglione, il luogo in cui il 2 marzo 2006 venne ucciso il suo bambino, ancora una volta invasa dalla spazzatura. E non è la prima volta. Nonostante i cartelli di divieto la gente va lì e abbandona di tutto, anche televisioni, frigoriferi...

"Non è la prima volta che vado lì a fare pulizia - racconta a News Mediaset - il 6 settembre è il compleanno di Tommy e abbiamo deciso di celebrare una messa per ricordarlo."

Così, Paola questa mattina di buon'ora si è messa a pulire, nella speranza - questa volta - che qualcuno impari ad aver rispetto di quel luogo in cui un bambino è stato ucciso senza pietà. "Mi sono fatta aiutare da una vicina di casa per raccogliere tutto, mentre un amico ha tagliato le erbacce attorno alla lapide. Io vado da sola in quel luogo due o tre volte a settimana. E ogni volta porto via un sacco pieno di immondizia".

                                                                                                                                                                                                                                  Enrico Fedocci

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