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Venezia, Consiglio regionale allagato dopo aver bocciato le misure contro la crisi climatica 

Il consigliere regionale Dem Andrea Zanoni: "I rappresentanti della Lega hanno voluto prolungare la seduta dell'Aula nonostante i bollettini e l'allerta"

Consiglio regionale allagato: le foto

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Continua l'allerta acqua alta a Venezia. Il capoluogo veneto è stato allagato quasi completamente: si stima che l'80% del territorio sia stato colpito e le autorità parlano di conseguenti "danni inimmaginabili". Per la prima volta l'acqua alta è entrata anche a Palazzo Ferro Fini, sede della Regione. Ironia della sorte "proprio due minuti dopo che la maggioranza formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, aveva bocciato le misure contro il cambiamento climatico". Ne parla in un lungo post su Facebook Andrea Zanoni, consigliere regionale Dem, che denuncia la miopia del centrodestra.

Crisi climatica aumenta il rischio di acqua alta Il fenomeno delle mareggiate è un evento che fa parte della storia della città lagunare. Il record di acqua alta raggiunto nel 1966 rimane ancora imbattuto, ma ora il problema dello scioglimento dei ghiacciai causato dall'effetto serra e l'alzamento dei mari aumenta il rischio. "L’alta marea, che due giorni fa ha raggiunto 1 metro e 87 centimetri, a Venezia è dovuta tra i tanti fattori anche a quello dei cambiamenti climatici", afferma Zanoni. "Ironia della sorte l’aula consigliare si è allagata due minuti dopo che la maggioranza  aveva bocciato i nostri emendamenti per contrastare i cambiamenti climatici alla legge di Bilancio 2020. Tutti emendamenti presentati perché il bilancio di Zaia non contiene alcuna azione concreta per contrastare i cambiamenti climatici".

Lega ha voluto proseguire a oltranza la seduta nonostante l'allerta Inoltre Zanoni spiega che i disagi causati dal ritardo nell'evacuazione dell'Aula potevano essere evitati: "Qualcuno potrebbe pensare che tutto ciò non fosse prevedibile, non è così! I numerosi e precisi bollettini sull’acqua alta e soprattutto le sirene in azione ci dicevano solo una cosa: evacuare Palazzo Ferro Fini. E invece il presidente del Consiglio e i rappresentanti della Lega hanno voluto proseguire ad oltranza - osserva - creando una serie di disagi aggiuntivi comprese le gravi difficoltà degli addetti ai servizi di trasporto via acqua che hanno dovuto azzardare anche manovre pericolose".

L'affondo alla giunta di centrodestra Infine il consigliere regionale Pd attacca la maggioranza di centrodestra: "Non c’è immagine più significativa dell’acqua che allaga l’aula consigliare e fa fuggire i rappresentanti del Popolo veneto, per illustrare tutta l’inconsistenza e la nullità politica dell’attuale misera azione amministrativa di questo governo veneto guidato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia", afferma. "Completa questo quadro deprimente l’assenza, ormai abituale, di Zaia durante i lavori del Consiglio (non si è mai visto né ieri né lunedì) perché intento a darsi arie per la sua nuova proposta di legge sulla bandiera del Veneto. Il capoluogo del Veneto annega nelle acque e Zaia che fa? … pensa alla bandiera col leone del Veneto", conclude Zanoni.

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