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Crotone, rivolta devasta il Cie: chiuso

Visita del ministro Cecile Kyenge in Calabria, aperture sulla modifica della legge Bossi-Fini

LaPresse

Il centro di identificazione e di espulsione di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, è chiuso da dieci giorni, dopo che la struttura è stata devastata durante una rivolta di immigrati. A scatenare la violenza è stata la morte di un immigrato marocchino, avvenuta il 10 agosto, a causa di un malore. I 51 profughi che si trovavano all'interno della struttura sono stati trasferiti in altri centri di accoglienza.

Una situazione difficile con la quale si dovrà confrontare il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge che è arrivata in Calabria per un giro di tre giorni che mercoledì la porterà a visitare il Centro di accoglienza di Isola, uno dei più grandi d'Europa con i suoi oltre mille posti, alle cui spalle si trova il Cie, chiuso. "Se chiudono il Cie di Bologna e di Modena registriamo problemi a Gorizia ed in Calabria - ha detto il ministro -. Significa che un problema c'è. E allora è necessario fare il punto della situazione e capire effettivamente quale è l'utilizzo di questi centri e la loro opportunità".

A scatenare la rivolta, il 10 agosto, era stata la morte di un cittadino marocchino di 31 anni. Dai primi accertamenti il decesso potrebbe essere stato causato da una cardiopatia di cui l'uomo pare soffrisse, ma la spiegazione non è bastata agli altri 51 migranti che hanno distrutto arredamenti ed il sistema di videosorveglianza. Una situazione che ha costretto la Prefettura, una decina di giorni fa, a chiudere la struttura e trasferire i migranti in altri centri.

Sul fronte politico-legislativo, nelle intenzioni del ministro Kyenge, va modificata per "avere un approccio basato sulla persona". Ed in tale prospettiva il ministro sembra ottimista. "Sulla rivisitazione della Bossi-Fini - ha detto - ci sono diverse aperture da parte di diversi gruppi politici per andare verso una riforma. Il percorso si fa anche con chi la pensa diversamente, e quindi ci sarà la possibilità di sedersi tutti allo stesso tavolo dove ognuno di noi può dire la sua".

Cecile Kyenge, appena giunta a Reggio, ha voluto rendere anche omaggio alla tomba del colonnello dei carabinieri e comandante dei vigili urbani di Reggio Calabria Cosimo Fazio, morto per un infarto a Ferragosto mentre coordinava le operazioni di soccorso in occasione di uno dei tanti sbarchi delle ultime settimane. Una crisi, ha sottolineato il ministro, dalla quale si potrà uscire solo "sostenendo un processo di democrazia e di pace andando ad agire sul piano internazionale, sia da un punto di vista di politiche per sostenere la democrazia sia per l'accoglienza, non solo dell'Italia ma di tutta l'Europa".

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