NO A GUERRA CIVILE

Egitto, si muove l'Unione europea

Giornata di consultazioni frenetiche tra i capi di Stato e di governo. Si va verso una riunione straordinaria dei 28 ministri degli Esteri a Bruxelles la prossima settimana

© LaPresse

Dopo il primo fallimento per via diplomatica, l'Europa cerca una via comune per fermare il bagno di sangue in Egitto. In giornata si sono tenute frenetiche consultazioni telefoniche tra i leader di Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna. Il premier Enrico Letta ha chiesto "subito un'iniziativa per l'immediata cessazione di ogni repressione e violenza". Si va verso un vertice straordinario dei ministri degli Esteri dei 28 la prossima settimana.

L'Europa teme una nuova guerra civile alle sue porte. Così il presidente francese, François Hollande, ha dato il via al giro di telefonate ai partner dell'Unione. "Ho parlato al telefono con Hollande. E' necessaria subito un'iniziativa Ue per l'immediata cessazione di ogni repressione e violenza", ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Enrico Letta. I due hanno sottolineato la necessità di un impegno comune attraverso "un'azione coesa dei ministri degli Esteri". "Francia e Italia - ha poi riferito Letta in una nota - convengono sul fatto che la crisi abbia ormai passato il limite".

Dello stesso tenore i colloqui telefonici di Hollande anche con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il premier britannico, David Cameron: appello per "la fine immediata delle violenze" e necessita' di "un messaggio forte europeo" e di "una concertazione urgente" a livello dei ministri degli Esteri "per fare il punto sulla cooperazione tra l'Ue e l'Egitto" che, secondo i leader, dovrebbe essere rivista. Berlino ha già annunciato che "riesaminerà le sue relazioni" con Il Cairo.

L'Italia proporrà all'Ue il blocco delle forniture di armi all'Egitto, ha riferito il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che giovedì ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore egiziano a Roma - così come hanno fatto molti colleghi europei - per esprimere la preoccupazione e la condanna di una violenza "brutale e inaccettabile". Di fronte alle "notizie drammatiche" che continuano ad arrivare dall'Egitto "con un bilancio di vittime sempre più pesante", anche Bonino ha esortato "l'Europa a far sentire la sua voce in maniera coesa ed autorevole". "Siamo in continuo contatto in queste ore con i nostri partner europei per preparare una riunione straordinaria del Consiglio Affari Esteri dell'Unione sulla crisi in Egitto che auspichiamo sia fissata al più presto", ha confermato. Lunedì è già fissata una una riunione degli ambasciatori dei 28 a Bruxelles, mentre il Consiglio dei ministri degli Esteri potrebbe svolgersi tra lunedì e martedì.

L'Alto rappresentante della politica estera europea, Catherine Ashton, che si era recata personalmente al Cairo, ha attribuito "la responsbailità di questa tragedia al governo ad interim così come alla più ampia leadership politica del Paese" e ha lanciato "un nuovo appello a tutte le parti a fermare la violenza e alle forze di sicurezza a dar prova di moderazione". Lady Ashton ha quindi chiesto "ai rappresentanti degli Stati membri dell'Ue di discutere e coordinare misure appropriate".