Economia e Giurisprudenza, chi lavora e chi no
Economia su, Giurisprudenza giù: le opportunità lavorative per i laureati del 2012 nei due settori, secondo il rapporto Excelsior – Unioncamere, hanno un andamento totalmente opposto
Le aree economico- statistico e giuridico raccolgono più del 30% dei neolaureati dell’ultimo anno, ma tra i due indirizzi esiste una notevole differenza a livello di sbocchi professionali: mentre le lauree economiche e statistiche continuano ad essere le più produttive in termini lavorativi, per le laurea in Giurisprudenza si registra un netto calo di assunzioni, maggiore rispetto a molte altre aree di studi.
Per entrambi i settori, prende sempre più piede l’esigenza di una formazione post-laurea ai fini di soddisfare le richieste delle aziende, tanto che secondo i dati della ricerca Almalaurea esaminati da Skuola.net per orientare i giovani all’università, quasi la totalità dei laureati in Giurisprudenza dichiara di essere impegnato, o esserlo stato, in una formazione ulteriore dopo la laurea.
INDIRIZZO ECONOMICO-STATISTICO, MAGGIORI SBOCCHI PROFESSIONALI
L'indirizzo di studi economico e statistico è risultato, secondo la più recente edizione del rapporto del Excelsior – Unioncamere, quello che offre il maggior numero di sbocchi professionali, soprattutto nelle imprese private dell'industria e dei servizi. Questo dato è rimasto costante negli ultimi anni, e anche per il 2012 sono state programmate oltre 17.600 assunzioni nell'anno di laureati con questo indirizzo di studi, che equivalgono al 30% circa delle opportunità di lavoro generalmente disponibili per i laureati in Italia nel corso dell'anno. Anche in questo settore così importante si è osservato un calo di assunzioni, dovuto alla crisi generale, ma rimane comunque moderato rispetto a quello che riguarda gli altri indirizzi di laurea. I laureati in economia o statistica troveranno per lo più opportunità di lavoro nel settore della finanza, credito e assicurazioni e nei servizi, ma una buona parte di essi si distribuirà anche in altri settori attinenti. Le competenze più richieste dalle imprese sono soprattutto la capacità di gestire i rapporti con la clientela e la capacità di lavorare in gruppo.
INDIRIZZO GIURIDICO, IN CALO LE ASSUNZIONI
Le lauree di indirizzo giuridico sono quelle in Giurisprudenza e Scienze dei servizi giuridici. Molti laureati in questo indirizzo si orientano verso la libera professione, mentre invece le opportunità di lavoro dipendente nelle imprese private non sono numerose, nell’ultimo anno si attestano alle 560 unità, presentando un calo più importante per queste lauree rispetto a quello degli altri indirizzi di studi. La situazione cambia a seconda della provincia: infatti queste lauree sono più ricercate a Torino e a Napoli rispetto ad altre città. Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, il 40% circa sono concentrati nel settore dei servizi finanziari, bancari ed assicurativi, un altro 14% nei servizi avanzati alle imprese, seguiti dai servizi operativi e dalle public utilities. La competenza più richiesta dalle imprese a questi laureati, poi, è la capacità di comunicazione scritta e orale e la gestione dei rapporti con i clienti.
LA FORMAZIONE POST-LAUREA
Secondo il rapporto Excelsior – Unioncamere, per queste due aree la formazione post-laurea è molto importante per le aziende ai fini dell’assunzione. Nel settore economico, infatti, si cercano soprattutto giovani sotto i trent’anni con master e specializzazioni, mentre nel settore giuridico, dato il rilievo di questo tipo di formazione, l’età non è rilevante ai fini dell’assunzione e le imprese sono per lo più disponibili ad assumere candidati anche con più di 30 anni. Il dato trae conferma dall’atteggiamento degli studenti una volta laureati: dalla ricerca Almalaurea è emerso che più del 90% dei laureati in giurisprudenza, infatti, si sta impegnando o si è impegnato in formazione post - laurea, e anche i laureati in economia che dedicano gli anni seguenti la laurea a specializzazioni e master sono un numero considerevole, pari a circa il 70 %.
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