Nessuna denuncia da parte della procura di Bergamo nei confronti di Domenico De Simone, il sessantenne che, spacciandosi per "Mario", sabato scorso aveva lasciato uno scritto sul registro della chiesa dell'ospedale milanese di Rho e poi inviato una lettera al cappellano e telefonato due volte alla stessa struttura sanitaria, lasciando intendere di sapere qualcosa sul caso di Yara Gambirasio.
L'uomo, bloccato ieri davanti a L'Eco di Bergamo, dove si era presentato per spiegare il perché dei suoi gesti, non dovrà rispondere dell'accusa di procurato allarme com'era stato ipotizzato. Il sessantenne, nativo di Cosenza e con un passato di collaboratore di giustizia, è stato ascoltato per 4 ore ieri in questura a Bergamo, ma nei suoi confronti non sono stati alla fine presi provvedimenti.