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Cheese! Tutti in posa per il falso corteo: sangue finto e ferite finte sulle strade egiziane

Per le strade dell'Egitto un gruppo di Fratelli musulmani (sostenitori di Morsi) si esercita in falsi cortei per dimostrare la violenza del governo dei militari davanti a macchine fotografiche e telecamere. Un aspetto della guerra mediatica che è già stato documentato anche in Palestina

Da video

Donne morenti sdraiate a terra, feriti insanguinati soccorsi da medici in camice bianco, facce arrabbiate e sofferenti. Può sembrare il racconto di cronaca in arrivo dall'Egitto in subbuglio. È invece una messa in scena dei Fratelli Musulmani per impressionare i media. Un video girato dal portale di notizie ElbadilTV e diffuso in rete dal blogger Elder of Ziyon, mostra la performance di un gruppo di sostenitori di Morsi che mette in scena una manifestazione fake con tanto di finti feriti, finto sangue e finti medici.

Come in una grossa foto di classe i manifestanti, dopo pochi passi e qualche urlo, si fermano e si mettono in posa a favore di camera nella loro migliore posa. Da quando a giugno sono iniziate le oceaniche proteste sono milioni gli egiziani scesi a protestare in strada. Sostenitori pro Morsi e filo-militari si danno battaglia sulle strade a colpi di pietre e pistola. Ma pur di vincere la battaglia si è pronti anche a barare realizzando video come questi.

Non sarebbe la prima volta che, nel mondo arabo, si mettono in scena manifestazioni fake. Basta pensare a Pallywood, parola nata da un misto di "Palestinese" e "Hollywood", usata per indicare la manipolazione dei media e la loro distorsione da parte dei Palestinesi per combattere la guerra mediatica contro Israele. Il termine è stato pubblicizzato anche dal professor Richard Landes della Università di Boston, come risultato in un video documentario online da lui prodotto e chiamato appunto Pallywood: According to Palestinian Sources che sottolinea episodi specifici di presunte manipolazioni.

@elia_milani

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