POLIZIA SCETTICA

Yara, si fa vivo l'autore del messaggio di Rho

"Mi chiamo Mario e sono stato io", scrive in una lettera di tre pagine indirizzata al cappellano dell'ospedale. Poi telefona in portineria. Si indaga ma resta possibile che si tratti di un mitomane

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Nuovi sviluppi sul caso Yara. Un uomo, che dichiara di chiamarsi Mario, ha inviato una lettera al cappellano dell'ospedale di Rho (Milano), oltre a telefonare in portineria. Si tratterebbe della stessa persona che, nei giorni scorsi, aveva scritto sul registro di una chiesa "Vi prego, informate la polizia di Bergamo: qui è passato l'omicida di Yara Gambirasio. Che Dio mi perdoni". Probabilmente è un mitomane e gli inquirenti sono scettici.