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Giorgio Napolitano e il caso Berlusconi: "Stop alle interfenze, ora serve una riflessione"

Il presidente della Repubblica smentisce il Corriere della Sera e la soluzione parlamentare

Reuters

Giorgio Napolitano "si augura che non si eserciti su di lui, attraverso interpretazioni infondate e commenti intempestivi, una intrusione in una fase di esame e riflessione che richiede il massimo di ponderazione e serenità". Così il Colle smentisce quanto riportato dal "Corriere della Sera" il quale ha parlato di una possibile soluzione al caso Berlusconi che passi dal Parlamento. Una strada, stando al quotidiani, indicata dallo stesso Napolitano.

Da ambienti del Quirinale si apprende che sulle valutazioni esposte lunedì al Presidente della Repubblica dai Capigruppo parlamentari del Pdl "non ci sono allo stato posizioni definite, ma approfondimenti e riflessioni in corso da parte del Capo dello Stato. Attribuire al Presidente orientamenti, posizioni e ipotesi come quelli contenuti oggi nell'articolo sul "Corriere della Sera" non corrisponde in alcun modo a quanto accaduto ieri, al tenore della conversazione di ieri e allo spirito della ricerca in cui è impegnato il Presidente della Repubblica".

"Il Presidente - continua la nota - si augura che non si eserciti su di lui, attraverso interpretazioni infondate e commenti intempestivi, una intrusione in una fase di esame e riflessione che richiede il massimo di ponderazione e serenità".

L'ipotesi paventata dal Corriere della Sera - Il quotidiano di via Solferino, parlando dell'incontro tra i vertici Pdl e Napolitano, ha raccontato di una soluzione proposta dal presidente della Repubblica. Non una soluzione istituzionale, la cui applicazione sarebbe materialmente impossibile, quanto una via parlamentare che passi da una riforma della Giustizia. Magari che contenga anche una sorta di amnistia in cui potrebbe ricadere anche il caso Berlusconi.

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