Letta: "All'Italia serve stabilità, non una crisi"
Tra le priorità il presidente del Consiglio pone la legge elettorale e l'applicazione del governo delle larghe intese col Pdl. A Epifani: "Non mi farò logorare". A Grillo: "Non sono 100 giorni di nulla, ma di fatti concreti"
Per Enrico Letta "ci sono segnali della consapevolezza che serve stabilità e non una crisi". Il premier, parlando da Bolzano, ha quindi spiegato come il Paese non possa "permettersi crisi politiche". Tra le priorità che il governo dovrà affrontare Letta mette in prima posizione la riforma elettorale: "Senza - ha detto il presidente del Consiglio -, le elezioni ridarebbero instabilità e frammentazione".
"Applicare il programma di governo è il punto essenziale" - Il presidente del Consiglio a chi gli chiedeva se il partito democratico proseguirà l'alleanza con il Pdl dopo la condanna definitiva per frode fiscale di Silvio Berlusconi, ha replicato poi dicendosi "convinto che la discussione che ci sarà giovedì confermerà l'impegno del Pd ad applicare il programma di governo". "Il nostro Paese può permettersi tutto tranne che crisi improvvise dagli esiti incerti", ha sottolineato ancora Letta. Venerdì Silvio Berlusconi ha minacciato una crisi di governo in mancanza di una riforma del sistema giudiziario ma domenica ha confermato il suo appoggio all'esecutivp. Oggi Letta ha sottolineato che "l'applicazione del programma di governo è il punto di riferimento essenziale".
"Riforma della legge elettorale è urgente" - Secondo il premier, c'è poi il "grande problema di una legge elettorale, senza la quale le elezioni darebbero una ulteriore situazione di instabilità". Per la legge elettorale - ha spiegato - "occorre una procedura d'urgenza, a settembre in commissione e a ottobre si vada in aula". "Occorre dare - ha aggiunto Letta - un segnale che si vogliono superare i motivi di instabilità".
"Tassi scesi, la stabilità paga" - Tornando alla situazione economica-finanziaria dell'Italia, Letta ha precisato che "gli indicatori ci dicono che i tassi di interesse sono scesi ai minimi e questo è il segno di una strada da battere". Poi ha richiamato al senso di responsabilità perché - ha ribadito - "l'Italia chiede stabilità e risposte concrete".
"Imu e Iva, parola fine entro il 31 agosto" - Letta ha precisato anche che ad agosto il governo lavorerà senza interruzioni di continuità su alcuni nodi. Così, ha annunciato che "su Iva ed Imu entro il 31 agosto sarà detta la parola fine".
Epifani: "Giovedì direzione Pd con Letta" - Oggi il leader del Pd, Guglielmo Epifani, ha incontrato il premier a Palazzo Chigi. Dopo il colloquio, Epifani ha annunciato che giovedì sera si terrà la direzione del Pd alla quale parteciperà anche il presidente del Consiglio. Il segretario del Pd ha sottolineato che, oltre ai temi politici del momento, si parlerà "anche di regole congressuali". Nell'incontro, Epifani ha esortato il governo a non farsi logorare dalle polemiche di questi giorni.
"Servono fatti concreti, non mi farò logorare" - Da Bolzano, il premier ha anche risposto a questa esortazione di Epifani col quale, ha aggiunto, "c'è una condivisione totale" e siamo "completamente d'accordo" sulle scelte che abbiamo di fronte. "Nel momento in cui non si potranno più compiere fatti vorrà dire che ci sarà il logoramento del governo e a me non interessa minimamente lavorare per aggiungere un giorno in più alla vita del governo. Il tema è realizzare, fare le cose", ha concluso il presidente del Consiglio.
"Governo, non sono 100 giorni di nulla, ma di fatti" - Enrico Letta ha replicato anche alla critica di Belle Grillo al suo governo. "Non sono cento giorni di nulla, chi lo dice afferma il falso: sono 100 giorni carichi di fatti e realizzazioni concrete che stanno cambiando in meglio ala vita di tanti italiani", ha puntualizzato il presidente del Consiglio.
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