"Grazie al suo libro, ma soprattutto alla sua presenza, io ho ripreso in mano, di dieci anni perduti nella violenza e nel silenzio, venti anni di fiducia e di amore per la vita" (Eleonora. Ex vittima di stalking).
"La ringrazio infinitamente perché forse riuscirò a recuperare un po' di serenità ! "(Cristina).
In un romanzo capita spesso che il lettore si riconosca nella storia e lo scriva all'autore, decisamente più raro per uno scrittore sentirsi dire: "Il suo romanzo mi ha salvato la vita". Niki Persico può raccontare anche questo parlando di Spaghetti Paradiso: gli sono capitate lettrici che nel suo romanzo hanno ripercorso le loro storie superate, il loro passato doloroso, ma ci sono state persino quelle che, dopo averlo letto, hanno avuto il coraggio di dare una svolta alla loro vita, illuminandola da un'altra angolazione, hanno trovato la forza per cambiare il proprio destino. Questo gli hanno raccontato.
Accade con un romanzo come Spaghetti Paradiso, pubblicato lo scorso marzo da Baldini e Castoldi, ma che nel 2011 era diventato già un caso letterario nella sua Puglia, con vocazione allo sconfinamento, quando vide la luce edito da Aliante. Non a caso sul profilo Twitter di Persico c'è scritto: "Un giorno ho scritto un romanzo ed è successo il finimondo". È vero.
Come se di Spaghetti Paradiso, un libro che affronta il tema dello stalking, se ne avvertisse il bisogno. Più che mai oggi, quando la cronaca registra un'impennata di delitti contro le donne. Ma questo libro è tanto altro, tenuto insieme da uno stile frizzante come un bianco leggero da gustare d'un fiato in una sera d'estate.
Se dovesse tradurre in ricetta Spaghetti Paradiso e il suo successo cosa diventerebbero?
Un risotto! Lo puoi cucinare in mille modi e può piacere a tutti a seconda degli ingredienti che ci vuoi mettere o vedere, ma soprattutto è un piatto molto semplice. Così è il mio romanzo.
Lo hanno battezzato Smart-thriller. Ma il contenuto di forte attualità, il tema dello stalking, rischia di metterne in ombra i pregi letterari. Come vorrebbe, lei, che fosse definito?
Un "Persico" . È il sogno di tutti gli scrittori essere riconosciuti per l'originalità. Ci sono lettori che amano il contenuto o, viceversa, che ne apprezzano più l'intreccio e lo stile. Dipende, come dicevo, da chi lo legge.
C'è un commento che valga la pena citare su tutti?
Sì, quello di Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto che mi ha scritto: "Tu non hai conosciuto nè Giulia, nè il suo assassino, ma io attraverso il tuo libro li ho "riconosciuti". Con una precisione incredibile e allucinante. E, non ci crederai, ma Giulia era anche in quelle ricette, che incredibilmente colgono in pieno la sua personalità, ciò che per lei valeva di più, il senso profondo della vita".
Come e perché è nato il romanzo di un avvocato?
Dal desiderio di raccontare le persone per come le vede un avvocato. Una delle più belle definizioni che è stata data a questo libro è: "un atto d'amore verso la professione forense".
Si sente un po' Cassandra se considera che il suo libro ha preceduto di un bel po' quella che è diventata un'autentica emergenza, la lunga scia di donne vittime della violenza degli uomini?
Purtroppo no. È solo accaduto che si è presa coscienza di un problema che molti operatori del settore conoscevano da tempo, ben prima dell'entrata in vigore della legge sullo stalking. L'unica differenza è che oggi se ne ha consapevole percezione. Il rammarico è che forse molti passi potevano essere fatti prima e ho la forte sensazione che siamo ancora in ritardo sulla prevenzione.
Quali strade indicherebbe per recuperare?
Insieme a una grande amica e scrittrice, Lara Cardella, abbiamo deciso di proporre una bozza normativa affinché si adotti al più presto uno strumento efficace per bloccare gli aggressori subito dopo la querela o ammonimento. Misure cautelari quasi in automatico se un persecutore reitera i suoi comportamenti pericolosi.
A che punto è?
Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, insieme ad altri parlamentari si sono detti disponibili a portarla avanti e noi siamo ottimisti anche se temiamo tempi lunghi e ogni giorno di ritardo costa il rischio di una vittima in più.
In un romanzo che fa della paura delle donne il suo centro, c'è un continuo indugiare sulla bellezza: quella dei paesaggi, dei sentimenti e delle anime. Una ricerca? un risarcimento? una fuga dal reale?
Uno strumento! La bellezza aiuta a sconfiggere quell'ombra nera che le vittime sono costrette a portarsi dietro. I persecutori e i manipolatori temono la bellezza. Un solo raggio di luce è in grado di scacciare il buio dell'anima.
Quasi esaurita la prima tiratura si comincia a parlare di ristampa. E poi? È già pronto un altro romanzo con lo stesso protagonista, l'avvocato Flachi?
In realtà saranno due ... già per contratto. Alessandro Flachi e la sua scanzonata ironia, a quanto pare, hanno proprio conquistato i lettori.
Flachi ha la forza di cambiare un bel po' di destini. Se un romanzo avesse la forza di cambiare qualcosa nel mondo, quale vorrebbe fosse la conquista di Spaghetti Paradiso?
Lo scopo di quello che scrivo è trasferire emozioni positive. Se ci fossi riuscito anche con una sola persona avrei raggiunto l'obiettivo, perché il mondo si cambia una persona alla volta. Alla fine Spaghetti Paradiso è un libro che, cominciando a parlare di vite in pericolo, finisce col parlare della gioia della vita. La gioia deve ritornare ad essere il nostro vero obiettivo perché è un bel po' che ce lo siamo persi. E una vita senza gioia è una vita sprecata.