Si possono rallentare l'indebolimento fisico e la fragilità dell'età avanzata grazie a piccole dosi di testosterone somministrate per via orale direttamente al fegato. In base a uno studio dell'Istituto Garvan di Sydney pubblicato sull'European Journal of Endocrinology, in questo modo si può evitare l'atrofizzazione dei muscoli associata all'invecchiamento, oltre a molte malattie croniche.
Si evitano effetti collaterali - I risultati mostrano che puro testosterone cristallino per via orale raggiunge direttamente il fegato senza disperdersi nel flusso sanguigno e in altri organi.
L'endocrinologo Ken Ho, a guida del progetto spiega che il metodo, sperimentato con successo su un campione di donne in post-menopausa, stimola la sintesi delle proteine nella stessa misura raggiunta da altri metodi più rischiosi. L'esperto aggiunge: "La nostra invenzione è in realtà piuttosto semplice. L'aspetto di novità è che solo il fegato riceve l'azione del testosterone. E' una maniera nuova di usare un vecchio ormone".
Il fegato metabolizza il testosterone in modo che non passi nella circolazione periferica, con il risultato che nessuno dei tessuti e organi, oltre al fegato, viene esposto all'ormone, evitando così gli effetti collaterali.
Vecchietto a chi? - L'indebolimento fisico è visto come parte inevitabile dell'invecchiamento e ha pesanti implicazioni per la salute pubblica, ma l'entità della disfunzione derivante dalla perdita di massa muscolare è ora prevenibile, sostiene lo studioso.
I benefici potranno essere sostanziali per un'ampia gamma di persone, compresi i pazienti di malattie epatiche croniche. Ridurre l'atrofizzazione muscolare negli anziani può anche prevenire cadute e ridurre le fratture osteoporotiche, aggiunge.
Nella prossima fase, una sperimentazione più estesa verificherà gli effetti di lungo termine del testosterone somministrato per via orale, sulla massa e sulle funzioni muscolari.