SOLLEVA IL MORALE

Il caffè dimezza i rischi di suicidio

Da due a quattro tazzine combattono il mal d'umore

© Ufficio stampa

"Più lo mandi giù e più ti tira su" recitava Nino Manfredi in un noto spot di un marchio di caffè. A quanto pare, lo slogan pubblicitario ha un fondo di verità. Concedersi un break con la bevanda più volte al giorno, infatti, fa tanto bene all'umore da dimezzare i rischi di suicidio. Questo il risultato di uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health e pubblicato su The World Journal of Biological Psychiatry.

Due o più tazzine - Secondo i ricercatori dell'ateneo americano, le persone che consumano dalle 2 alle 4 tazzine di caffè al giorno hanno il 50% di possibilità in meno di togliersi la vita rispetto alle altre. La caffeina, infatti, sembra avere gli stessi effetti di un antidepressivo.

Effetto "protettivo" - La ricerca ha coinvolto in tutto 200 mila soggetti, analizzati in un arco di tempo di 16 anni. Michel Lucas, uno degli autori dello studio, ha spiegato:  "Siamo stati in grado di valutare l'associazione tra il consumo di bevande contenenti caffeina e quelle non contenenti caffeina, confermandone il suo effetto "protettivo"". Lucas ha spiegato che l'effetto benefico è dovuto all'impatto della caffeina sul cervello, o meglio sui neurotrasmettitori che incidono sulle emozioni.

Meglio del tè - Le altre bevande che contengono tale sostanza, come il tè, hanno invece un effetto molto minore. Il ricercatore ha aggiunto: "In una tazza di caffè ci sono circa 140 mg di caffeina mentre nel tè ce ne sono soltanto 47 mg. Per cui, per ottenere lo stesso beneficio, sarebbero necessarie tre tazze".

Secondo un altro studio condotto lo scorso anno, il consumo moderato di caffè ha effetti benefici contro il morbo di Alzheimer, abbassa il rischio di insufficienza cardiaca e di ammalarsi di cancro alla pelle.