Duro battibecco nell'Aula della Camera tra la presidente Laura Boldrini e il capogruppo del Pdl Renato Brunetta. Brunetta ha reclamato da Boldrini una censura per la deputata del M5S Carla Ruocco che ieri lo aveva definito "capo indiscusso del gruppo unico del malaffare, delle larghe intese e dell'inciucio", annunciando che si sarebbe avvalso di tutte le prerogative a difesa della sua onorabilità.
Boldrini ha risposto che "bisognerebbe evitare queste cose inopportune. Mi dispiace se c'è stata un'offesa. Tutti evitino un linguaggio offensivo; non aiuta né qui dentro né fuori di qui". Parole che a Brunetta non sono bastate. "Io chiedo la censura!", ha urlato. Ma Boldrini lo ha fermato: "Non è questo il tono. Vedrò il verbale e mi regolerò di conseguenza...".
Dura la reazione di Brunetta: "Annuncio querela per diffamazione nei confronti di Carla Ruocco e auspico che in quest'Aula non si utilizzino più frasi come quelle sentite ieri sera, che lei giustamente ha censurato, perché non fanno parte delle legittime prerogative del dibattito parlamentare".