Sarebbero oltre 750 milioni le sim telefoniche a rischio in tutto il mondo. Colpa dello standard di crittografia usato, il Des (Data Encryption Standard), oggi accantonato da molti operatori perché obsoleto. Le schede interessate dall'allarme potrebbero essere "spiate" dagli hackers senza che il proprietario del cellulare, di fatto, si accorga di essere controllato in remoto.
A lanciare l'allarme sono il New York Times e Karsten Nohl, esperto di sicurezza informatica e fondatore dei Security Research Labs di Berlino.
L'intrusione potrebbe riguardare, in particolare, telefonate, sms, mail e persino l'acquisto di applicazioni. Per violare le sim basta un virus che si può spedire all'utenza telefonica mediante un semplice sms nascosto attraverso il quale i malintenzionati installano un software e prendono il controllo del cellulare.
Per fortuna però, sembra che i cyber criminali non abbiano ancora individuato il bug delle sim. Cosa fare allora per proteggere il proprio apparecchio? Basta controllare che la propria carta non utilizzi il vecchio standard Des ma la nuova tecnologia Aes (Advanced Encryption Standard), sistema quest'ultimo adottato oggi su larga scala dai principali operatori mobili.