I "trascorsi scandalosi" del nuovo prelato dello Ior, monsignor Battista Ricca, sono oggetto di un'inchiesta pubblicata su L'Espresso. Papa Francesco, all'oscuro della vicenda, sarebbe amareggiato e ne "trarrà le decisioni conseguenti". Centro dello scandalo sarebbero presunte relazioni omosessuali del prelato con un ufficiale svizzero. Per il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, si tratta però di "affermazioni non attendibili".
Bergoglio ne fu informato solo dopo la nomina allo Ior - Prima della nomina, il Pontefice aveva analizzato il fascicolo personale riguardante Ricca, ma solo una settimana dopo, secondo il settimanale, "è venuto a conoscenza, da più fonti, dei trascorsi di Ricca a lui fin lì ignoti". Il riferimento è a presunte relazioni omosessuali del sacerdote risalenti al periodo trascorso alla nunziatura di Montevideo, in Uruguay, dove arrivò nel 1999 dopo aver prestato servizio a Berna.
"Intimità così evidente da creare molto imbarazzo" - Al centro dello scandalo vi sarebbe la relazione con un capitano dell'esercito svizzero, Patrick Haari. "I due arrivarono in Uruguay assieme. E Ricca chiese che anche al suo amico fossero dati un ruolo e un alloggio nella nunziatura", cosa che alla fine avvenne, dopo che il nunzio andò in pensione. A detta del settimanale, "l'intimità di rapporti tra Ricca e Haari era così evidente da scandalizzare numerosi vescovi, preti e laici di quel piccolo Paese sudamericano, non ultime le suore che accudivano alla nunziatura. Anche il nuovo nunzio, il polacco Janusz Bolonek, arrivato a Montevideo all'inizio del 2000, trovò subito intollerabile quel 'menage' e ne informò le autorità vaticane, insistendo più volte con Haari perché se ne andasse".
"Quella rissa nel locale gay nel 2001" - Nei primi mesi del 2001, scrive l'Espresso, Ricca "incappò in più di un incidente per la sua condotta sconsiderata. Un giorno, in un locale di incontri tra omosessuali, fu picchiato e dovette chiamare in aiuto dei sacerdoti per essere riportato in nunziatura, con il volto tumefatto". Nell'agosto dello stesso anno, "in piena notte l'ascensore della nunziatura si bloccò e dovettero accorrere i pompieri, che lo trovarono imprigionato insieme a un giovane". Il nunzio Bolonek chiese l'immediato allontanamento di Ricca dalla nunziatura e il licenziamento di Haari. E ottenne il via libera dal segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano