L'impianto di comunicazioni satellitari Usa Muos, a Niscemi (Caltanissetta), "non crea problemi alla salute". Lo assicura l'Istituto superiore di sanità nella sua relazione conclusiva, dove si legge: "I risultati delle misure sperimentali effettuate dall'Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale)" sulle antenne "indicano che sono rispettati tutti i limiti previsti dalla legge in materia di protezione della salute dai campi elettromagnetici".
L'analisi dell'Ispra, ripresa nel documento dell'Istituto superiore di sanità, "è stata effettuata - dice la relazione - in alcuni casi sulla base di assunzioni semplificate ma sempre di 'caso peggiore' e sulla base dei dati forniti a questo Istituto dall'ambasciata Usa tramite il ministero della Difesa italiano, integrati da altri dati più cautelativi".
Secondo gli analisti "le grandi dimensioni delle antenne Muos, che possono giocare un importante ruolo nella percezione dei rischi per la salute da parte della popolazione, hanno l'effetto di rendere particolarmente estesa la regione di campo vicino".
E "se ciò da un lato ha la conseguenza che i cilindri coassiali con le parabole, con base di diametro quadruplo rispetto alle aperture delle parabole stesse, nei quali è confinata la massima parte dell'energia elettromagnetica, e al di fuori dei quali i livelli di campo elettromagnetico sono almeno due ordini di grandezza inferiori al valore di attenzione previsto dalla normativa italiana, si estendono almeno per una ventina di chilometri, dopo di che quando il fascio di radiazione comincia a divergere, le distanze sono tali che le esposizioni ai lobi secondari della radiazione emessa, che potrebbero coinvolgere la popolazione, sono trascurabili".