Un anno dopo la tragedia

Morosini, nessun aiuto alla sorella disabileLe vane promesse del mondo del calcio

Udinese, Livorno e Atalanta avevano assicurato il proprio contributo per sostenere la ragazza malata e sola, ma finora non è arrivato un euro

© LaPresse

Maria Carla è una grave disabile psichica, ma è anche la sorella di Piermario Morosini, il centrocampisca bergamasco vittima di un malore durante Pescara-Livorno, il 14 aprile 2012. Dopo la tragica scomparsa del calciatore, la ragazza è ricoverata all'Istituto Palazzolo di Grumello del Monte perché entrambi i genitori e un terzo fratello sono morti. Così oggi a occuparsi di Maria Carla c'è solo uno zio, Abramo Ferrari. Come denuncia BergamoNews, dopo i funerali di Piermario, tanti gli avevano promesso un aiuto concreto per la nipote, ma finora non è arrivato un euro.

L'Udinese Calcio fu la prima società ad assicurare il proprio contributo per bocca del presidente Giampaolo Pozzo e poi del capitano Totò Di Natale. "Ho immediatamente contattato i miei amici - dichiarò il calciatore, - ho mandato un messaggio a Cannavaro, ho sentito Tommasi dell'Aic e altri. Tutti si sono resi disponibili a darci una mano perché l'importante sarà essere vicini alla sorella di Piermario non solo per un giorno ma per tutta la vita".

La proposta di creare un vitalizio in favore di Maria Carla era avvivata poi, dal Livorno, la squadra in cui militava Morosini prima della scomparsa. Il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, aveva infine preso personalmente in carico la vicenda e sollevato così l'Udinese da ogni ruolo: "Ritengo sia mio dovere personale e quello dell'Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini – spiegò Percassi attraverso una nota pubblicata sul sito del club nerazzurro - così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata. Maria Carla Morosini sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla".

A oggi però, sembra che Maria Carla non abbia ricevuto né l'aiuto economico né l'amicizia del mondo del calcio che pure si era schierato al suo fianco in diverse occasioni.

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