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"Il fatto non costituisce reato": Mori assolto Il generale non favorì la mafia e Provenzano

Assieme al colonnello Mauro Obinu, pure lui assolto, era accusato di favoreggiamento aggravato per non aver catturato nel '95 il boss di Cosa Nostra

Ansa

Il Tribunale di Palermo ha assolto il generale dei carabinieri Mario Mori. Era accusato di favoreggiamento aggravato alla mafia: non avrebbe infatti catturato, nell'ottobre del '95, il boss Bernardo Provenzano, consentendogli così di rimanere latitante. Dopo la sentenza, i giudici hanno trasmesso gli atti alla Procura perché valuti le posizioni dei principali accusatori di Mori, cioè Massimo Ciancimino e Michele Riccio.

I giudici hanno assolto anche il coimputato di Mori, l'ex colonnello dell'Arma Mauro Obinu: per entrambi la formula assolutoria è stata "Perché il fatto non costituisce reato". Da parte loro i pm della Procura palermitana, Vittorio Teresi e Nino Di Matteo, esprimono amarezza, spiegando che "adesso si tratta di capire i punti di vista di chi, come il Tribunale, ha analizzato le carte. In tutti i processi si può vincere e si può perdere ma sono importanti le motivazioni".

Per il difensore del generale e dei colonnello, Basilio Milio, invece, "si pone fine al massacro mediatico delle figure di Mario Mori e Mauro Obinu. Eravamo fiduciosi per le carte ma i condizionamenti ambientali ci preoccupavano. E' una vittoria che condivido con mio padre, che ha per lungo tempo portato avanti il processo. Finalmente Mori e Obinu possono essere liberi dalle infamie e dalle accuse".



Alemanno: "Chi offese si scusi" - "Accolgo con grande soddisfazione l'assoluzione dalle accuse infamanti di favoreggiamento alla mafia del Generale Mori, che negli anni in cui sono stato sindaco è stato consulente delle politiche alla sicurezza di Roma Capitale". Così l'ex primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, il quale chiede che "tutti coloro che hanno offeso il Generale Mori e il sottoscritto devono chiedere scusa e ringraziarmi per aver utilizzato un fedele servitore dello Stato nella difficile opera di rendere Roma più sicura".

Gasparri: "Ci si scusi con lui" - "Il generale Mori la mafia l'ha sempre combattuta e l'ulteriore sentenza di assoluzione lo ratifica. Si riconoscano i suoi meriti, ci si scusi con lui e ci si occupi, invece, di chi ha cancellato il 41 bis e ha usato un'antimafia di maniera solo per carriere personali". Lo dichiara Maurizio Gasparri (Pdl), vicepresidente del Senato.

Cicchitto: "E' stato perseguitato" - "Salutiamo positivamente l'assoluzione del Generale Mori che è stato perseguitato per molti anni per avere svolto in Sicilia un ruolo fondamentale nella lotta alla mafia, cosa che tutti coloro che si sono occupati di essa sapevano benissimo''. Lo dice l'esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto.

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