Tre i centri coinvolti

Messina, sventato sistema dei corsi di formazione professionale "gonfiati"

Arrestate anche le mogli di un deputato Pd e dell'ex sindaco Pdl

© Guardia di Finanza

Corsi di formazione "gonfiati" per ottenere finanziamenti regionali. E' questa la truffa sventata dalla Guardia di finanza e dalla Polizia di Messina. Eseguite dieci ordinanze di custodia cautelare. Tra le persone arrestate anche Daniela D'Urso, moglie dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca del Pdl, e Chiara Schirò, consorte del deputato del Pd Francantonio Genovese.

Il reato contestato è quello di associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di corsi formativi nell'ambito di progetti approvati dalla Regione Sicilia e finanziati con soldi propri, statali e del Fondo sociale europeo.

Gli investigatori hanno appurato l’esistenza di un sistema grazie al quale venivano gonfiati i prezzi delle prestazioni di servizio o degli acquisti di beni necessari per l’attività degli enti. Più in particolare, sono state provate prestazioni totalmente simulate, sovrafatturazione delle spese di gestione relative agli affitti, al noleggio delle attrezzature e quelle per la pulizia dei locali in cui venivano tenuti i corsi di formazione.

I progetti formativi erano tenuti da tre centri di formazione professionale operanti nella provincia di Messina: L.U.Me.N. (Libera Università Mediterranea di Naturopatia), A.R.A.M. (Associazione per le Ricerche nell’Area Mediterranea) ed A.N.Co.L. (Associazione Nazionale delle Comunità di Lavoro).