La Rai aveva già bocciato Miss Italia decidendo di non mandarla in onda. E ora la scelta trova il sostegno della Presidente della Camera Laura Boldrini che considera la scelta "moderna e civile" e a cui aggiunge un "apprezzamento alla presidente Tarantola". Il commento della Boldrini è stato registrato a un convegno alla Camera del Lavoro di Milano su "l'immagine e il potere", che riguarda la condizione della donna. Lì la presidente ha ricordato che "solo il 2% delle donne in tv esprime pareri, parla. Il resto è muto, a volte svestito".
Da qui l'apprezzamento dell'"oscuramento" di Miss Italia sui canali Rai perchè "le ragazze italiane debbono poter andare in tv senza sfilare con un numero. Hanno altri talenti". Poi una domanda provocatoria ("È più grave che una donna debba togliersi i vestiti in tv o che si debba completamente coprire?") seguita da un auspicio che la tv pubblica "faccia da calamita a tutte le altre tv e network".
"Apprezzo l'interesse della presidente della Camera per Miss Italia", ha detto Patrizia Mirigliani, figlia del patron inventore del concorso di bellezza. "In tutto il mondo, Francia e altri Paesi civili in testa, si valorizza la bellezza nazionale, compito che noi perseguiamo con etica e correttezza da ben 74 anni. Avrei piacere di incontrare personalmente la Presidente per renderla partecipe di quanto Miss Italia abbia fatto per le donne, ovviamente in un settore a lei poco conosciuto".
"Faccio presente che da anni chiedo invano una rivisitazione del programma alla luce di una nuova immagine della donna, non essendo a livello contrattuale di mia competenza'', ha aggiunto la Mirigliani. ''Forse l'on. Boldrini non sa che in questi giorni centinaia di Comuni italiani, associazioni e gruppi della nostra società stanno organizzando i tradizionali, dignitosissimi spettacoli di Miss Italia che ogni sera riempiono le nostre piazze coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. Le protagoniste sono cinquemila ragazze che liberamente si sono iscritte e che partecipano - né nude né mute - per conquistare quella visibilità che nessun altro evento mette loro a disposizione in maniera così seria e pulita. Esattamente come hanno fatto le numerose ragazze che oggi lavorano in Rai, nella moda e nella pubblicità".