Incendio al liceo "Socrate": tra le ipotesi anche una "semplice" vendetta di un alunno
Gli inquirenti: gli omofobi hanno sempre lasciato scritte
La vendetta degli omofobi, o forse "solo" quella di un alunno con motivi di rancore nei confronti della scuola. Gli inquirenti di Roma lavorano per risalire a movente e responsabile dell'incendio che ieri ha devastato un piano del liceo Socrate a Roma. La prima pista "politica", legata alle scritte anti-gay lasciate nei mesi scorsi, sta riscuotendo sempre meno credito: ''Hanno sempre lasciato una qualche firma, che manca in questo caso''.
Tutto potrebbe legarsi invece a uno studente che è stato bocciato o che abbia altri motivi di risentimento verso la scuola. Si spera di ricavare elementi utili dai filmati delle telecamere di una banca vicina alla scuola, anche se non sono molto chiare. Non inquadrano infatti bene l'ingresso dell'istituto - secondo quanto si apprende -, dal quale il piromane o i piromani potrebbero essere passati. Ma anche da pochi fotogrammi si potrebbe tentare di identificare il responsabile del rogo. Altri elementi dovrebbero venire dai rilievi della polizia Scientifica. Non viene confermato che sia stata isolata una impronta, mentre tra la cenere sono stati trovati dei fiammiferi. Si lavora anche sulle tracce di benzina rinvenute al primo piano, quello devastato dalle fiamme.
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