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Mauro Pagani ospite speciale a Popular

In concerto al Boston Common con l’Orchestra Popolare

LaPresse

Mauro Pagani e l’Orchestra Popolare "La Notte della Taranta" saranno in concerto domenica 14 luglio al Boston Common di Boston, lunedì 15 e martedì 16 luglio al (Le) Poisson Rouge di New York. Dopo essere stato Maestro Concertatore de "La Notte della Taranta" in Salento nelle edizioni 2007-2008-2009, Pagani torna a dirigere l’Orchestra Popolare "La notte della Taranta", nell’ambito del programma "Italy in US 2013", promosso dal Ministero degli Esteri in collaborazione con i Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali.

L’Orchestra Popolare "La Notte della Taranta" è un gruppo di straordinari musicisti che si sono formati nel Salento più di dieci anni fa, allo scopo di rivisitare e diffondere la Pizzica e la sua cultura. Il concerto di Boston si inserisce all’interno di Outside The Box, il primo festival multi-artistico che attira talento ed entusiasmo in ogni angolo della città, all’interno di teatri, conservatori e centri artistici. I concerti di New York offriranno al pubblico un’esperienza trascendentale nel quartiere Village Gate, con décor eclettico e impianto di luci all’avanguardia. Mauro è nostro ospite questa settimana a "Popular" e così spiega il successo internazionale della "Pizzica": "Quando una musica che ha delle radici culturali molto forti come la "Pizzica" incontra la musica colta, ma anche quella "leggera" nel senso più nobile del termine, dice Mauro, dà certamente vita a qualcosa di positivo, dal momento che la potenzialità della "Pizzica" a mio avviso è enorme. I musicisti sono stati sempre incuriositi da questa musica, imparentata con quelle espressioni musicali che attraverso i ritmi ossessivi e la danza offrono una sponda a tutti coloro che, attraverso la musica, ambiscono a liberarsi".

Cosa ha rappresentato per lei suonare con l'Orchestra della "Notte della Taranta"?
Suonare con l'orchestra è stata per me l'ennesima occasione per imparare un sacco di cose, per quanto mi riguarda non mi sento mai appagato e il lavoro fatto con loro negli anni mi ha portato ad apprendere a conoscere sempre cose nuove, grazie anche a etnomusicologi come Sergio Torsello, che lavora per rivitalizzare quel tipo di cultura. Nell'orchestra si sono concentrate negli anni le attenzioni dei vari direttori del festival, quindi rappresenta un bagaglio culturale, dove si depositano nuove esperienze.

Il tuo amore per la musica popolare parte da lontano...
Nel mio primo disco del '78 la cultura mediterranea e quella balcanica furono fonte di ispirazione, personalmente dal 1975 all'85 non ho ascoltato che musica popolare, dopo aver suonato i generi più disparati, sono stato travolto dalla bellezza di questa musica, spesso vecchia di centinaia di anni, che manteneva intatto il suo fascino. Proprio in quella occasione mi sono reso conto che la musica rock e la leggera si erano "abbeverate" alla fonte del soul, del blues e del rock americano.

La "World Music" sta vivendo un periodo particolarmente felice...
Si dal momento che quest'anno per la prima volta pare che abbia superato negli USA come vendite complessive il pop. Spero che il successo della musica popolare sia utile a rompere l'attuale meccanismo musicale, per lo più fatto di creatività inscatolata sotto forma di merce e come tale trattata.

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