Per risolvere i tanti problemi che la RC Auto – l’assicurazione obbligatoria dei veicoli – pone ai cittadini, la soluzione potrebbe essere la scatola nera in auto. A dichiararsi favorevole è il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e il suo vice, il sottosegretario Simona Vicari rilancia: “Al Ministero stiamo lavorando per riformare il sistema dell’RC Auto e arrivare a ottobre a un decreto”.
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Perché di problemi l’RC Auto ne pone e da anni agli automobilisti italiani. Come le differenze abissali tra le polizze stipulate al Nord e al Sud della penisola; la mancata stipulazione dei contratti in alcune province del Sud, che impediscono di fatto l’accesso all’assicurazione obbligatoria; i tempi lunghi dei risarcimenti danni, nonostante la legge del 2007 sul risarcimento diretto. L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass, già Isvap in passato) ha sanzionato il fenomeno della mancata stipulazione dei contratti assicurativi, una vera discriminazione alla possibilità di guidare un’auto in alcune province d’Italia.
Eppure l’Ania non ci sta. L’organismo che raggruppa le compagnie assicurative, per bocca del suo presidente Aldo Minucci, afferma che i prezzi della RC Auto sono diminuiti nell’ultimo semestre di circa il 6%, per un premio medio sceso dal settembre 2012 al maggio 2013 da 560 a 525 euro. Dati contestati da Adusbef e altre associazioni di consumatori, che rilevano come nell’intero 2012 c’è stato un incremento dei premi dello 0,7% (annunciato proprio dall’Ania), dopo che nel 2010 e 2011 l’incremento era stato del 10,7 percento. Basterà la scatola nera per ridurre sinistri e premi?
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