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Cassazione: insultare l'Italia per strada è reato

Un 70enne è stato condannato a pagare una multa di mille euro per "vilipendio alla nazione"

dal-web

Insultare l'Italia per strada è reato. Lo ha stabilito la Cassazione, sottolineando che uno sfogo offensivo per il Paese, se fatto in mezzo alla gente, è "vilipendio alla nazione" e si rischia una multa fino a mille euro. La Suprema Corte ha infatti confermato la condanna di un 70enne di Campobasso che, fermato dai carabinieri poiché viaggiava su una vettura con un solo faro acceso, s'era lasciato sfuggire un'imprecazione: "L'Italia è un Paese di m...".

"Il diritto di manifestare il proprio pensiero in qualsiasi modo - si legge nella sentenza depositata dalla Cassazione - non può trascendere in offese grossolane e brutali prive di alcuna correlazione con una critica obiettiva". Il reato in esame, aggiunge la Suprema Corte, "non consiste in atti di ostilità o di violenza o in manifestazioni di odio: basta l'offesa alla nazione, cioè un'espressione di ingiuria o di disprezzo che leda il prestigio o l'onore della collettività nazionale, a prescindere dai vari sentimenti nutriti dall'autore".

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