Riposare almeno 7 ore per notte riduce il rischio di eventi cardiovascolari fatali e non (infarti e ictus) del 22% e riduce il rischio di quelli fatali del 43%. Unito ai fantastici quattro della prevenzione - esercizio fisico, dieta corretta, non fumare e consumare pochissimi alcolici - un buon sonno riduce il rischio di infarti e ictus del 65% e dell'83% di quelli fatali. Lo dimostra un maxi-studio olandese pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology.
Prevenzione in relax - E' come dire che se tutti i partecipanti allo studio avessero aderito ai cinque corretti stili di vita, il 36% degli eventi cardiovascolari (cioè oltre uno su 3) e il 57% di quelli fatali (oltre la metà) avrebbero potuto teoricamente essere prevenuti o quantomeno ritardati nel tempo.
Coordinati dall'Istituto Nazionale di Salute pubblica e dell'Ambiente, gli esperti hanno seguito un campione di circa 15 mila individui di entrambi i sessi per parecchi anni, tutti senza problemi cardiovascolari all'inizio dello studio.
Ne hanno monitorato le abitudini e gli stili di vita e rilevato che l'abitudine a dormire almeno sette ore per notte è associata a una riduzione del rischio di infarti e ictus del 22% e a una riduzione del 43% dei casi fatali.
Unitamente al rispetto degli altri 4 tradizionali consigli di prevenzione (no ad alcol e fumo, ginnastica e alimentazione sana), il sonno riduce il rischio di eventi cardiovascolari del 65% e di quelli fatali dell'83%.