Un uomo è stato sbranato da tre tigri in un'area collinare di Pinerolo, nel Torinese, dove per anni c'è stato un bioparco, poi chiuso. La vittima, Mauro Lageard, 72 anni era il proprietario dei felini. L'uomo è stato attaccato a morte mentre stava distribuendo loro del cibo nella gabbia. I soccorritori non hanno potuto che constatare la morte del 72enne, dilaniato dalle tigri. E' stata la moglie della vittima a dare l'allarme.
Sul caso dei felini, sulla collina tra Pinerolo e San Pietro Val Lemina, da tre anni, quando è stato chiuso il parco "Martinat" che le ospitava, ci sono state denunce, polemiche e preoccupazioni da parte dei residenti. Le tigri non erano state sterilizzate e qualche mese fa erano nati cinque cuccioli.
Dopo la tragedia la moglie della vittima ha richiamato i felini nelle rispettive gabbie dalla "zona pranzo" in cui si trovavano. L'operazione è durata oltre un'ora e ha ritardato l'arrivo dei soccorsi. Da mesi l'amministrazione comunale era impegnata a cercare una soluzione per quelle tigri, una decina. L'ultimo incontro tra i proprietari degli animali e il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, giovedì.
Moglie vittima: "La tigre era nervosa" - "Mauro ha fatto una grossa imprudenza, gli avevo detto di non entrare nella gabbia perché la tigre Samir era nervosa". E' il retroscena svelato da Carla Agosteo, moglie di Mauro Laggiard. "Sono entrata con una pala - racconta la donna - ma ci ho messo un'ora e mezza a calmare gli animali, poi ho dato l'allarme". Di separarsi dalle tigri, però, non ha nessuna intenzione. "Non portatemi via i miei animali - dice rivolgendosi direttamente al sindaco di San Pietro Val Lemina - . Non portatemeli via, se no...".
Il Comune aveva anche emesso una ordinanza per trasferirli in un luogo sicuro, ma non era ancora stata trovata una soluzione adeguata per il loro trasferimento. Le tigri che hanno sbranato l'anziano sono state prese in carico dai veterinari dell'Asl Torino 3. La loro sorte sarà decisa nelle prossime ore dalla magistratura.
Veterinario: "La situazione del parco era critica" - "Le tigri non smettono mai di essere felini con una grossa aggressività, anche se vengono trattati bene e anche se in cattività da molto tempo, possono interpretare anche solo un gesto inusuale, un odore, come un messaggio specifico e andare all'attacco. La situazione nel vecchio parco tigri di Martinat, a Pinerolo, è in effetti una situazione delicata alla quale da anni si cercava una soluzione". A parlare è il presidente dell'Ordine dei veterinari di Torino, Thomas Bottello, commentando la vicenda dell'uomo sbranato dalle tigri. "Il problema è che la vittima era il proprietario degli animali che li aveva sempre gestiti a modo suo permettendo anche che si riproducessero - ha aggiunto Bottello - per cui è sempre stato difficile interagire con lui in modo definitivo".