Le sue orecchie "particolari" e le foto pubblicate sui profili Facebook degli amici gli sono costate l'arresto. E' la strana vicenda capitata a Daniele D., 20enne incensurato residente nel quartiere Quarto Oggiaro, recentemente protagonista di un tentavivo di rapina. Lo scorso 31 maggio infatti il ragazzo aveva tentato di effettuare una rapina nella filiale Unicredit di via Ornato a Milano, in compagnia di due complici; l'incursione non era però andata a buon fine, visto che gli altri due rapinatori non erano riusciti ad entrare in banca a causa della chiusura automatica delle porte.
Il ragazzo in questione era già entrato nell'edificio, a volto scoperto e con un taglierino. Resosi conto di essere rimasto solo, il rapinatore si è dato alla fuga, ma il suo volto era ormai stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Proprio queste immagini, comparate ad alcune foto trovate sui profili Facebook di alcuni sospetti, hanno permesso alle forze dell'ordine di rintracciare il ragazzo. L'accelerazione all'indagine è arrivata quando gli investigatori hanno notato una particolarità fisica dell'arrestato, ovvero le sue spiccate orecchie a sventola. Questa peculiarità ha permesso di scartare subito diverse ipotesi, restringendo notevolmente il cerchio dei sospettati.
Non è la prima volta che le orecchie a sventola costano l'arresto ad un rapinatore. Le cronache raccontano di diversi casi simili avvenuti negli scorsi anni, persone incastrate dalle immagini di sorveglianza, dalle quali era stato possibile notare questo particolare. Non sempre infatti i tentavi di mascheramento vanno a buon fine: anche sciarpe e cappelli, utilizzati per non attirare l'attenzione, spesso lasciano scoperta questa parte della testa, spianando la strada alle ricerche.