"Ci ha lasciati Margherita Hack, lo annunciano con dolore l'amato marito Aldo con Athos, Tatiana e Eda". La "sepoltura" avverrà in "forma strettamente privata". E' il necrologio pubblicato sul quotidiano di Trieste Il Piccolo con cui Aldo e i pochi amici rendono nota la morte dell'astrofisica. Un piccolo necrologio che, insieme con i pochi altri analoghi messaggi di cordoglio, sembra stonare con gli ampi spazi dedicati sui giornali alla scomparsa.
Nello stile della scienziata, oggi la famiglia è chiusa in silenzio e riserbo: la casa di Roiano ha un paio di finestre aperte ma non mostra alcun segno particolare; i telefoni sono staccati ed è stata confermata la sepoltura semplice al cimitero di Sant'Anna, dove la salma giungerà, probabilmente direttamente dall'ospedale, dove è deceduta ieri notte. Oggi la Diocesi di Trieste ha diffuso una nota in cui "onora il suo lavoro di scienziata e di donna presente con le sue posizioni laiche nella vita sociale" e, pur riconoscendo i "contrapposti fronti" saluta l'astrofisica in modo "riverente e rispettoso".
Gli organizzatori del Premio Luchetta hanno fatto sapere che dedicheranno alla Hack la serata "I nostri angeli 2013", in programma il 3 luglio al teatro Politeama Rossetti e in onda su Rai1 mercoledì 10 luglio. L'editoriale de Il Piccolo e del Messaggero Veneto è stato affidato a don Pierluigi Dipiazza, sacerdote impegnato, il quale descrive la Hack come una donna che, benché "atea era più al Vangelo di tanti cattolici solo per facciata". Dipiazza e la Hack avevano pubblicato di recente un libro insieme "Io credo", dialogo tra un'atea e un prete.