FOTO24 VIDEO24 2

De Gregorio: "Nel 2010 Verdini comprò deputati per avere la fiducia dopo lo strappo di Fini"

Nuove accuse dell'ex senatore dipietrista che intanto ha chiesto il patteggiamento per la compravendita di senatori servita per far cadere Prodi e ha presentato un memoriale

LaPresse

"Verdini comprò deputati per Berlusconi nel 2010". Sergio De Gregorio, l'ex senatore Idv che ha scelto di patteggiare nel procedimento sulla compravendita dei senatori che lo vede imputato nelle vesti di parlamentare corrotto perché determinasse la caduta di Prodi, vuota il sacco e al Fatto quotidiano parla di altre compravendite di parlamentari per assicurare la fiducia al governo dopo lo strappo di Fini. 

Di nomi De Gregorio non vuole farne: "I magistrati stanno approfondendo, non posso dire nulla". A parte quello di Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl: "Fu il bomber della trattativa". Parla di altri contatti avvenuti fino a dicembre, quando - sostiene De Gregorio - gli fu offerta una candidatura al Senato. Parla di soldi, tanti, tre milioni ("un milione, ufficiale, al mio movimento, e due in nero) che Berlusconi gli avrebbe promesso per tradire Prodi e far cadere il suo governo nel 2006.

Al termine dell'udienza preliminare davanti al gup di Napoli Amelia Primavera, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio oltre che nei suoi confronti, di quelli del leader del Pdl e dell'ex direttore dell' Avanti Valter Lavitola, De Gregorio ha consegnato un corposo memoriale per raccontare nei dettagli i fatti del 2006. Il primo contatto con Berlusconi sarebbe avvenuto nell'aprile del 2006. Poi arrivò l'elezione alla presidenza della commissione Difesa grazie ai voti dello schieramento avversario con la benedizione di Schifani e il sostegno di Fini e Casini. I primi pagamenti sarebbero arrivati attraverso Lavitola a luglio. Da ottobre De Gregorio avrebbe cominciato a votare sistematicamente con l'opposizione lasciando Prodi al suo destino.

Lo stop alla rogatoria in Cina

L'espiazione dell'ex senatore prevede anche la pubblicazione di un libro, "Operazione Libertà". Nei primi due capitoli anticipati dall'

Espresso

De Gregorio sostiene che Berlusconi organizzò una campagna di pressioni sulla Cina riuscendo a bloccare la rogatoria a Hong Kong dei pm milanesi sui fondi neri nella compravendita dei diritti tv da parte di Mediaset. ''Non posso dire se siano state le pressioni del governo centrale sul ministero della Giustizia di Hong Kong o le innumerevoli pressioni all'indirizzo dei vertici della regione amministrativa speciale - dice l'ex senatore - ma alla fine il risultato arrivò a compimento''.

Espandi