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Brasile, Rousseff: "Violenti sono minoranza" "Pronti a organizzare un grande Mondiale"

La presidente carioca ha tenuto un discorso alla nazione trasmesso a reti unificate: "Ascolto tutti, ma non si può tollerare la violenza. Pronto un piano per il rilancio dei servizi pubblici"

Ansa

"Organizzeremo un grande Mondiale il prossimo anno: dobbiamo trattare con riguardo i nostri ospiti, come sempre siamo stati trattati bene noi in tutte le edizioni del Mondiale di calcio". Lo ha detto la presidente brasiliana, Dilma Rousseff, nel suo discorso alla nazione trasmesso a reti unificate. "I violenti sono una piccola minoranza, la voce della protesta della strada è pacifica", ha aggiunto la Rousseff.

"Ascolto tutti, ma non si può tollerare la violenza" - "Ascolto tutte le persone che sono scese in strada per manifestare pacificamente, ma il mio governo non può tollerare la violenza, che sta dando una cattiva immagine del Brasile", ha quindi spiegato la Rousseff.

"Proteste segno di vitalità della democrazia" - "Non si puoò prescindere dai partiti politici in una democrazia, la mia generazione ha dovuto lottare per conquistare la democrazia: alcuni sono stati arrestati e torturati, altri sono morti. Le proteste sono il segno della vitalità della nostra democrazia", ha quindi detto la Rousseff, riferendosi alle manifestazioni pacifiche di protesta svoltesi nelle città brasiliane.

"Piano in tre punti per migliorare i servizi pubblici" - Quanto alle riforme chieste dalla piazza, la presidente del Brasile ha assicurato che il governo presto varerà "un grande piano in tre punti per migliorare i servizi pubblici: destineremo il 6% delle entrate pertrolifere all'istruzione, faremo arrivare medici dall'estero per coprire le carenze della sanità e faremo un piano nazionale per la mobilità".



"Lotta alla corruzione" - Tra le battaglie delle cui la Rousseff si fa portabandiera anche quella alla corruzione: "Dobbiamo fare di più contro la corruzione e il modo migliore per farlo è la trasparenza. Voglio ossigenare il nostro sistema politico e renderlo più vicino alla società", ha detto infatti nel suo discorso alla nazione, trasmesso a reti unificate.

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