FOTO24 VIDEO24 2

Seggiolini antiabbandono, Altroconsumo: "Quelli in vendita non sono a norma"

A pochi giorni dall'entrata in vigore della norma è ancora caos sui dispositivi per salvare la vita ai bambini in auto

Continuano le polemiche sui seggiolini antiabbandono, da pochi giorni diventati obbligatori in auto per evitare che i genitori possano dimenticare i figli all'interno. L'ultima denuncia di Altroconsumo, dopo quella relativa alle multe, riguarda i dispositivi già in commercio che non sarebbero a norma per due questioni: il dispositivo sonoro e l'omologabilità.

Il bluetooth Secondo le caratteristiche elencate dalla norma il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente, senza alcuna azione da parte del conducente, e che non si alterino le proprietà di omologazione del seggiolino. Ma Altroconsumo avverte: "Oggi come oggi non c'è alcun sistema in commercio che abbia entrambe queste caratteristiche: cioè che sia approvato dalla casa produttrice dei seggiolini e, allo stesso tempo, non preveda alcuna azione per attivarsi". Inoltre "non è chiaro se, ad esempio, la necessità di attivare il bluetooth sul telefonino sia da considerarsi un'azione volontaria attiva".

Omologabilità Altra questione spinosa è l'omologabilità. L'associazione sottolinea che sui seggiolini omologati secondo la norma ECE R44 - che classifica in base al peso del bambino - "non possono essere montati cuscinetti o altri prodotti. Quindi, fatta eccezione per i prodotti della stessa marca del seggiolino, tutti i dispositivi con sensore di peso da mettere sotto la seduta del bambino non dovrebbero essere utilizzati". Per quel che riguarda invece la norma ECE R129, relativa all'altezza dei bambini, "definisce chiaramente le misure del prodotto, quindi l’utilizzo di sistemi antiabbandono con cuscinetto, modificando tali misure, modifica di fatto delle caratteristiche di omologazione non rispettando quanto previsto dall’allegato A punto 2 lettera b del decreto 122 del 2019".

Espandi