Lara Bombonati, la foreign fighter italiana accusata di associazione con finalità di terrorismo, è stata condannata a 2 anni e 8 mesi dalla Corte di Assise di Alessandria. La donna è stata ritenuta colpevole di aver fiancheggiato associazioni terroristiche di matrice islamica mentre era in Siria. Aveva abbracciato la fede islamica e sposato Francesco Cascio, un combattente italiano che risulta morto in battaglia. E' stata poi arrestata nel giugno 2017.
Dopo il carcere, Lara Bombonati dovrà scontare anche un anno in comunità. "Sono convinto che a breve verrà scarcerata, perché non ci sono più le esigenze cautelari", commenta il suo difensore l'avvocato Lorenzo Repetti, osservando che la sua assistita ha già scontato 2 anni e 5 mesi di carcere.
"Lara va curata - aggiunge il legale -. E' stato accertato dai periti che ha disturbi di personalità tali, per cui il posto ideale per essere curata è una comunità idonea. Lara è molto delusa perché la Corte non ha creduto al fatto, sempre ribadito, di essersi recata in Siria per seguire il marito, cui era legata e non poteva dire no per il disturbo di personalità dipendente".
"La constatazione amara - prosegue - è che ha quasi integralmente scontato la pena prima della sentenza di condanna". In aula in tribunale ad Alessandria erano presenti la sorella, i genitori e la suocera. "Non sono la persona adatta per esprimere un giudizio", le poche parole del padre, incalzato dai giornalisti. Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.