Debutta il 20 giugno su Mya di Mediaset Premium, in prima assoluta italiana, la serie "The Carrie Diaries", che narra le vicende della giovane Carrie Bradshaw qualche anno prima di diventare la protagonista di "Sex & The City". Le Manolo ai piedi arriverà a indossarle solo all'ottavo episodio, quando avrà modo di assaggiare il famigerato cocktail "Cosmopolitan". E' anche se è ancora vergine e imbranata, diventerà prima o poi una donna.
A prestare il volto alla giovane Carrie è la 19enne AnnaSophia Robb, qui in versione liceale anni Ottanta, che ha recentemente confessato che inizialmente pensava di rifiutare perché temeva i confronti con Sarah Jessica Parker.
Qualcuno ha etichettato la serie come il prequel di "Sex & The City" ma in realtà si tratta di qualcosa di diverso, come ha tenuto a sottolineare il produttore esecutivo, Amy Harris. "Non abbiamo voluto presentare una versione baby del telefilm cult - ha detto -: non ci sono le versioni adolescenti di Miranda, Charlotte e Samatha, lo show è incentrato su come le relazioni e le amicizie giovanili siano moto diverse da quelle che si hanno da adulti". Eppure i riferimenti alla Carrie del futuro ci sono, come i no decisi alla palestra e alla cucina, il diario scritto davanti alla finestra, l'amore per la città e la scrittura.
In "The Carrie Diaries" Carrie è ancora una ragazzina di 17 anni che va al liceo e vive in una piccola città. Rispetto ai suoi coetanei Carrie si sente diversa: ha perso la mamma, è dunque più matura e fragile, ha una sorella più piccola a cui badare, cleptomane e che nasconde marjuana insieme alla biancheria, un padre con il quale dovrà imparare a rapportarsi, ma soprattutto ha un unico grande sogno: diventare una scrittrice e trasferirsi a New York.
Imperdibile la colonna sonora del pilot, infarcita di classici Anni 80: New Order, "Blue Monday"; Madonna, "Material Girl"; Kim Carnes, "Bette Davis Eyes"; Depeche Mode, "Just Can't Get Enough"; Footloose "Kenny Loggins".