Anna Umidetti, di Torre Annunziata, malata di Sla e in attesa da oltre un mese del "sì" del giudice a iniziare la terapia con il "metodo Stamina" a Brescia, non ce l'ha fatta. Lo comunica Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundations. In una lettera aperta indirizzata idealmente alla donna, sulla propria pagina Facebook Vannoni usa parole durissime: "Gentile sig.ra Anna, scrivo queste poche righe per chiederLe pubblicamente scusa", si legge.
La donna aveva vinto un ricorso il 3 maggio per iniziare la terapia. Ma lei non poteva aspettare troppo per le cure ed è morta prima che cominciassero.
L'attacco agli Spedali Civili di Brescia - "Mi dispiace veramente tantissimo - prosegue Vannoni - di questi ritardi dovuti alle liste di attesa degli Spedali Civili di Brescia che preferiscono lasciare agonizzare per mesi le persone piuttosto che inserire nel laboratorio due nuovi incubatori da 5000 euro l'uno che, tra l'altro, Stamina gli presterebbe gratuitamente. Deve comprendere, la burocrazia ha i suoi tempi, le esigenze organizzative di strutture complesse non possono soffermarsi su singoli "casi". Lo so, ho sentito nella voce di Suo marito qualche tempo fa la gioia di aver vinto un ricorso. Di aver "vinto" la possibilità di darLe una speranza, la prima luce dopo anni di buio, ma abbia ancora un po' di pazienza, solo un poco, vedrà che piano piano la lista di attesa si esaurirà. Capisco la difficoltà a respirare e a deglutire, capisco le piaghe ed i dolori, ma non se ne abbia, il tempo passerà e speriamo tutti che qualcuno, a un certo punto, capirà".
Ha vinto un ricorso - Mi scusi veramente, lo so che ha vinto un ricorso ed ha acquisito un diritto ad accedere alle cure di Stamina, lo so che la sua famiglia si è stretta vicino a Lei in questa ultima speranza. La "catastrofe" avrebbe permesso di velocizzare le liste di attesa, di curare più persone, di aiutarLa subito.
Non si curi di quei vigliacchi che si nascondono dietro un dito, strumentalizzando la scienza, la compassione ed una inutile esasperazione della sicurezza, tanto qualunque cosa succeda sarà sempre colpa della malattia, nel suo caso della SLA.
Non si preoccupi sono persone meschine che parlano senza sapere.
È vero, è inaccettabile strumentalizzare la vita delle persone per i propri interessi, è tremendo negare un diritto sancito dalla legge, è assurdo vietare una speranza quando non si hanno alternative da offrire. Mi perdoni sig.ra Anna Umidetti, perchè il tempo ha valori diversi quando non si soffre, quando non si è ancora visto il volto del dolore.
"Non avranno il coraggio di guardarla negli occhi" - Non credo che queste persone che le hanno impedito di curarsi avranno il coraggio di guardarLa negli occhi, neppure in foto. Cara Anna se può, La prego, ci perdoni tutti. Abbia pietà per la stupidità e l'egoismo che contraddistingue tanti di noi, quella pietà che a Lei è stata negata".